home > Campagna > Personaggi

Mettiti alla guida della tua vita!

Conosci tutti personaggi della Campagna

Geremia Azzarda

È il nonno di Carletto. Nessuno sa quanto sia vecchio. Si sa solo che i più vecchi, quando erano ragazzi, lo vedevano già come un decano. Purtroppo il campo visivo non è più quello di una volta ed anche i tempi di reazione sono ben diversi da quando lo chiamavano “Gere la folgore". Geremia è molto legato alla macchina, ma per paura: sa bene che quando perderà la patente, dovrà trovare nuove soluzioni, pena il rimanere più solo e gravare inesorabilmente su figli e nipoti. D'altra parte, sa anche che la sua guida, avendo perso in precisione e determinazione, comincia ad essere motivo di preoccupazione, non solo per lui, ma anche per i figli ed i vicini. Il rinnovo periodico della patente, per Geremia, vuol dire fatica ed ansia. Ha piegato al regime della strada il famoso aforisma di Cicerone e talvolta dice: "Nessuno è così vecchio da non poter pensare di … guidare un anno ancora".

Fabrizio Sottuttoio

Sempre pronto ad aiutare gli amici. È profondamente convinto, anzi strasicuro, di essere iper-attento, di stra-rispettare le regole formali e di correttezza. È stra-sereno alla guida, anche quando trova degli impicci. Non disdegna di viaggiare "un po' rapido". Mai e poi mai, dubiterebbe delle proprie capacità di guida che - senza dubbio alcuno - ritiene ben più che sufficienti per permettergli di prevenire ogni tipo di incidente stradale. Tutto sommato si dimostra "tollerante" con il codice, anche se ritiene piuttosto palese che non sia proprio stato scritto per quelli attenti ed esperti come lui.

Incidente? A me non può succedere…

Codice della strada? Roba da vecchi … o no?

Teresa Tormenta

Ha studiato da avvocato ed insegna educazione civica in un liceo del centro. Le piace fare un po' da mamma ai suoi studenti ed ha grande cura che questi comprendano ed applichino con rispetto non solo le regole dei codici, ma anche le norme morali. Prova emozioni di rabbia quando viene ostacolata su strada e fuori. La sua ansia, costante alla guida, sfocia talvolta in atteggiamenti aggressivi. Non sopporta il nipote Carletto Azzarda quando guida dopo aver bevuto.

Guidare... che ansia!

Aiuto! C'è l'ingorgo...

Mario Nero

È architetto e coordina una squadra di progettisti con un piglio degno di miglior causa. È indubbiamente egocentrico e spesso alla ricerca di emozioni forti. Le sue condotte, sempre imprevedibili e talvolta anche trasgressive hanno portato i colleghi e le persone del suo entourage ad una sana cautela nei rapporti. Quando si mette alla guida, prova emozioni di rabbia verso gli altri guidatori e non fa nulla per nasconderlo: guida in modo aggressivo. I cornuti … li incontra tutti lui.

State buoni, se potete...

Aggressivo o non curante? Pensaci...

Non è colpa mia, è colpa del traffico...

Alberto Risoluto

Vigile del Fuoco, uomo di grande spirito pratico. Rapido e puntuale nelle scelte. La sicurezza pubblica è il suo credo personale, la conoscenza tecnica il suo viatico. L’autostrada è uno dei tanti guai cui è quotidianamente chiamato a mettere una pezza. Per questo vede la prevenzione come lo strumento principe della sicurezza ed è divenuto lui stesso un guidatore abile e prudente, anche quando la sirena spiegata gli potrebbe concedere qualche licenza. Quotidianamente è pronto a cooperare con Emanuele ed Edoardo per contemperare le esigenze tecniche dell’emergenza, con le esigenze dell’emergenza viabilistica. Ogni giorno ed ogni notte è pronto ad intervenire: non solo in soccorso delle persone, ma anche a salvaguardia dei beni ed a tutela di un bene per noi assai prezioso: l'ambiente.

Fate controllare gli ammortizzatori

Occhio ai freni!

Attento allo sterzo

Claudia Semprepronta

Medico dell’Emergenza, donna dotata di grande forza e determinazione. Nonostante la grande esperienza, ancora stenta a metabolizzare le immagini che è costretta a vedere. L’autostrada non è certo la sua attività principale, ma l’esperienza di intervento l’ha portata a ben comprendere la natura umana e le conseguenze dei comportamenti. In questo modo, è divenuta lei stessa un guidatore più che perfetto. Possiede capacità professionali che le consentono di affrontare le terribili conseguenze degli incidenti stradali. L’aver salvato vite umane e tante e poi tante situazioni che apparivano ormai impossibili non è per lei un vanto, ma l’unico pungolo che le conferma quotidianamente la bontà della sua scelta professionale.

Guidi di notte? Occhio alla vista! Non bevete alcolici

Non fare uso di droghe e stupefacenti Non fumate mentre guidate

Regolate sempre correttamente il poggiatesta

Federico Prudente Pio

Camionista corretto e paziente. Raramente assume comportamenti sbagliati. Quando gli capita di sbagliare è sempre perché gli mancano le informazioni. È prudente e rispettoso degli altri. Ama spostamenti continui e senza sbalzi che gli permettono di viaggiare con prudenza e di risparmiare carburante. Rispetta i limiti, osserva i tempi di riposo e si impegna nella guida affinché nessuno possa avere danni dal suo operato.

Assicurate il carico del vostro camion!

Rispettate i tempi di guida e di riposo

Edoardo Svelto

Ausiliario della Viabilità in una autostrada del Gruppo ASTM‐SIAS. Opera in assistenza al traffico ed accorre ad ogni problema. La sua rapidità e la grande professionalità che ha dimostrato nel proprio lavoro l’hanno portato ad essere promosso ad operatore del Centro di Controllo del Traffico. Sia per gli interventi in autostrada, sia per i turni al Centro Operativo Autostradale, si trova spesso a lavorare con Emanuele Giusto, di cui condivide ed apprezza lo spirito pratico e la tempestività d’azione.

Come fare una sosta di emergenza

Usate le colonnine sos Attenti alla nebbia!

Quando piove Attenti al tempo di reazione

Emanuele Giusto

Lavora per la Polizia Stradale ed ha il naso fino del poliziotto: in modo istintivo, sente dov’è il pericolo. Così facendo, spesso riesce ad arrivare in tempo per prevenire i problemi o mitigare efficacemente le conseguenze. Sente la tutela della salute e dell’ordine pubblico come un suo imperativo categorico, quindi affronta con serenità la fatica ed i rischi del mestiere. È grande amico di Edoardo e di Roberto. Quando la sera va in pizzeria con loro, rinuncia alla birra e si propone sempre come guidatore designato.

Un consiglio per rimanere in sicurezza Mantenete sempre la distanza di sicurezza Se avete provocato o avete assistito ad un incidente fermatevi e prestate assistenza Indossate sempre, anche per brevi tragitti, la cintura di sicurezza

Fissate bene il vostro carico Tenete la posizione sulla strada Controllate i pneumatici

Controllate Lo Stato Di Usura Del Battistrada Come trasportare gli animali domestici Vietatissimo abbandonare gli animali

Ester Sciantosi

Fotomodella, fidanzata di Carletto. Non ha la patente.

Via i piedi dal cruscotto

Scambiarsi effusioni in auto è proibito e provoca incidenti gravi

Tenere lo stereo "a palla" in auto è pericoloso

Carletto Azzarda

Giovane palestrato cui piacciono le auto sportive ed Ester. È il figlio grande di Roberto Azzarda e Cristina Sveglia. Ha preso più dal padre che dalla madre. Infatti i comportamenti a rischio sono tutti suoi: beve e poi guida, torna a casa la mattina dopo aver ballato tutta la notte con Ester.

Non bevete alcolici

Non fare uso di droghe e stupefacenti

Non mandate o leggete sms mentre guidate

Pierina Azzarda

È una bambina vivace e tanto tanto simpatica a tutti. È la figlia piccola di Roberto Azzarda e Cristina Sveglia. Non riesce a stare ferma sui sedili posteriori, si sgancia continuamente le cinture suscitando le urla di Cristina e distraendo il papà che guida (piuttosto male).

Non slacciate mai le cinture di sicurezza posteriori!

Vietato tenere i bambini in braccio! Non lasciate oggetti o bagagli liberi in auto

Chiudete automaticamente le portiere Non lasciate mai i bambini soli in auto

Cristina Sveglia

Come molte donne alla guida è dotata di una buona sensibilità, prudenza ed intelligenza emotiva. Contribuisce pertanto a garantire una bolla di sicurezza intorno a lei. Infatti, a quanto risulta osservando statistiche di diverse fonti, i maggiori colpevoli degli incidenti sono gli uomini. Alla luce delle statistiche e grazie a persone come Cristina il vecchio detto “donne al volante … pericolo costante” si dimostra un goffo tentativo di naturalizzare il pregiudizio. Non sopporta di viaggiare con Roberto. La guida aggressiva ed imprudente di Roberto gli fa venire il sangue alla testa.

Utilizzate sempre i seggiolini per i bambini

Non pettinatevi, non truccatevi, non cambiatevi i vestiti mentre guidate!

Resistete al cellulare se in auto non avete kit vivavoce o auricolari

Roberto Azzarda

Superficiale, caciarone, svagato, distratto e pure ingegnere. Non si rende conto del rischio che corre e che fa correre agli altri con una guida aggressiva, spesso inadeguata e incurante delle regole. È spesso soggetto ad incidenti, ma non impara. Inoltre, siccome i guai non vengono mai da soli, è anche sfortunato: quando gli capita un impiccio, di sicuro viene nel posto o nel modo peggiore. Ha perso tanti punti dalla patente che se li potesse giocare nei concorsi a premi, potrebbe vincere un viaggio ai Caraibi. I punti, per lo più glieli ha tolti Emanuele. Ciò nonostante apprezza la correttezza di Emanuele e quindi rimangono grandi amici.

Velocità che passione... Niente paura in galleria

Non guidate mai quando siete stanchi! Non mangiate o bevete mentre guidate!

Non fumate mentre guidate Attenti ai farmaci che assumete prima di guidare

Incidente? A me non può succedere…

Le variabili di personalità e di percezione del rischio influenzano in modo diretto il comportamento, e soprattutto la velocità, alla guida di un veicolo. I giovani che presentano le caratteristiche di personalità di Fabrizio, un iper-sicuro molto presuntuoso convinto di poter controllare tutto, sono convinti che le conseguenze delle loro imprudenze stradali non siano così gravi come dicono i giornali, perché per tutte le volte che hanno infranto le regole non è successo nulla. Quindi ‘statisticamente’, sono immuni da disgrazie. Perché sono assolutamente convinti che le cause degli incidenti stradali non dipendano dal comportamento del guidatore ma da eventi casuali, imprevedibili o legati solo alle responsabilità o alla imperizia degli altri. Quindi, secondo loro, la messa in atto di comportamenti di guida sicura è sostanzialmente inutile perché non abbassa la probabilità di incidenti. Non è solo colpa della personalità, ma anche dell’educazione e dell’inesperienza dell’età se questo atteggiamento deriva da un livello di ansia molto basso che porta i giovani conducenti maschi a ricercare sensazioni ed emozioni forti. Molto più propensi degli adulti ad assumere comportamenti azzardati per motivi di autostima, di riconoscimento e per uno spirito di appartenenza al gruppo, spavaldi perché è importante fare colpo attraverso lo stile di guida imponendosi sugli altri conducenti, per i ‘giovani leoni’ l’auto è un mezzo divertente per scoprire i propri limiti, per farsi notare e ‘ammirare’ dai coetanei, per sfidare la prudenza delle vecchie tartarughe. Finchè l’incidente, inevitabilmente, arriva…

Codice della strada? Roba da vecchi … o no?

"Ho preso 10 multe e perso 20 punti in un anno. Roba da pazzi…". Per molti giovani che sannotuttoloro la sanzione, quantomai fastidiosa, non è un insegnamento, ma quasi motivo di vanto. E’ la sfida alla regola, quella del Codice della Strada, che non serve a nulla, che è roba da vecchi che non sanno guidare e che con i loro sistemi rallentano la circolazione e ostacolano quelli che invece, come loro, sanno guidare davvero. I giovani a maggiore rischio sono difatti convinti che il Codice stradale non sia un sistema che garantisce i diritti di tutti i guidatori, bensì un sistema di vincoli da superare, mai relazionati alla sicurezza vista la loro capacità di controllo. Se infrangendolo si riescono comunque ad evitare le sanzioni, tutto diventa più divertente e la sensazione di onnipotenza aumenta.

GUIDARE... CHE ANSIA!

La guida di un autoveicolo impone di essere sempre vigili. Le condizioni fisiche e lo stato d'animo incidono in maniera determinante sulla performance del conducente per cui ogni variazione negativa dell'equilibrio psico-fisico ha una ricaduta sulla sicurezza di guida. Esiste un’ansia moderata, quella "buona" o di “attivazione, ha una funzione di protezione quando si guida, ma se supera un certo livello e diventa angoscia, allora è difficile da controllare e nel contesto della normale circolazione automobilistica, in cui spesso le regole vengono disattese, il guidatore ansioso vedrà difficoltà dappertutto distorcendo la percezione degli avvenimenti, focalizzando l’attenzione solo su quegli aspetti che reputa motivo di pericolo o minaccia, perdendo il contatto con l'ambiente a causa d un'errata percezione della realtà e divenendo infine, a sua volta, un pericolo per la circolazione a causa dei comportamenti reattivi distorti. Esiste anche un disturbo, catalogato come fobia specifica, ovvero un disordine da ansia, chiamato amaxofobia che determina il rifiuto a condurre un mezzo di trasporto. Nonostante che spesso l’origine di questo disturbo sia da attribuire a cause ambientali scatenanti, come ad esempio un incidente stradale, sembra che la gravità dell’evento non sia correlata con l’insorgere del disturbo che spesso si manifesta anche in seguito ad un banale tamponamento.

AIUTO! C'é L’INGORGO...

Per molti guidatori restare intrappolati nel traffico è il peggiore degli incubi. Diversi studi hanno analizzato le conseguenze psicologiche e fisiche di questa situazione, con risultati sorprendenti. Pare difatti che bastino solo venti minuti in un ingorgo per causare un abbassamento delle difese immunitarie, l’innalzamento della pressione arteriosa e della glicemia nel sangue con conseguenti possibili vertigini, dolori muscolari, problemi respiratori e alterazioni dello stato mentale del guidatore che, entrando in uno stato di agitazione, riduce la sua capacità di guidare. Lo stress è causato dalla continua preoccupazione per gli altri guidatori che non rispettano le regole per una guida sicura, soprattutto per quelli che guidano ad alta velocità e sono distratti al volante specialmente dall’uso del telefonino. Ma ci sono altri fattori di ansia: la paura di investire un pedone, le cattive condizioni metereologiche, il ghiaccio e la nebbia, il rimanere con l’auto in panne. Per quanto le donne sembrino le meno esposte alla ‘rabbia da traffico’ (sette volte meno degli uomini) e siano meno propense dei maschi ad assumere rischi alla guida, l’ansia e la preoccupazione, due variabili che non sono predittive rispetto alla velocità, possono influire negativamente su questo dato di base e trasformare le tranquille guidatrici in piloti spericolati disposte a trasgredire le regole pur di uscire da una situazione che provoca disagio e ansia, come l’ingorgo.

STATE BUONI, SE POTETE...

La rabbia alla guida è definita come rabbia intensa e frequente esperita durante la guida di un veicolo. L’aggressività alla guida è la dimensione personale maggiormente correlata a comportamenti di guida a rischio, che aumenta le probabilità di coinvolgimento in incidente stradale. L’attivazione che consegue alla rabbia può influenzare l’attenzione, la percezione, l’elaborazione delle informazioni, le abilità motorie. Questa influenza compromette le abilità di guida aumentando il rischio di incidente stradale. Un elevato livello di rabbia può provocare comportamenti rischiosi come, ad esempio, una guida a velocità eccessiva, o a zig-zag in condizioni di traffico intenso, comportamenti questi che possono aumentare il rischio di incidente e la probabilità di rischiosi comportamenti di ritorsione da parte degli altri guidatori.

AGGRESSIVO O NON CURANTE? PENSACI...

Lo stile guida aggressiva contraddistingue il conducente che pone in atto comportamenti tesi a danneggiare l’altro. Invece lo stile di guida non curante si manifesta con le stesse modalità, ma è la conseguenza di un particolare atteggiamento mentale, di distrazione, di incapacità o altro, ma non di aggressività. Quello che distingue i due comportamenti è l’intenzione. Ad esempio, un guidatore può tenersi troppo a ridosso del veicolo che lo precede per sorpassarlo appena possibile o per mostrare la sua irritazione nei confronti di questo. Il primo è un esempio di guida non curante, il secondo di guida aggressiva.

COSA FA E COSA RISCHIA IL GUIDATORE ‘AGGRESSIVO STRUMENTALE’?

L’aggressività strumentale riguarda i guidatori che pongono in atto comportamenti aggressivi come strumento per raggiungere obiettivi non lesivi, piuttosto che per danneggiare l’altro. L’aggressivo strumentale, ad esempio:
  • compie repentini e ripetuti cambiamenti di corsia per guadagnare la posizione nel traffico;
  • costringe gli altri guidatori a modificare le loro manovre di guida o la traiettoria;
  • cerca di ottenere il vantaggio desiderato, cioè la conquista della posizione;
  • lede le aspettative e lo spazio di guida degli altri conducenti.
Quindi l’aggressivo strumentale rischia:
  • lo scontro frontale e frontale laterale;
  • l’uscita dalla carreggiata;
  • la ritorsione aggressiva delle sue ‘vittime’.

COSA FA E COSA RISCHIA IL GUIDATORE ‘AGGRESSIVO EMOZIONALE’?

L’aggressività emozionale è tesa esclusivamente a danneggiare la vittima, generalmente a seguito di un comportamento di questa percepito dal conducente aggressivo come provocazione, da cui consegue una sorta di ritorsione. L’aggressivo emozionale, ad esempio:
  • insegue l’altro guidatore;
  • invade il suo spazio di guida da tergo (lo tallona);
  • suona ripetutamente il clacson;
  • impreca contro il suo ‘nemico’.
Quindi l’aggressivo emozionale rischia:
  • il tamponamento;
  • lo scontro laterale;
  • la multa per schiamazzi.

CORNA E INSULTI. COSA SI RISCHIA?

L’aggressivo emozionale è solito insultare e fare le corna o mostrare ‘il medio’ all’altro guidatore. Anche se questi atteggiamenti possono servire a sfogare la rabbia, e quindi a ‘calmare’ il guidatore aggressivo, per la legge sono proibiti. Lo ha stabilito la Suprema Corte di Cassazione condannando un cittadino, alterato dall’esser stato appena sorpassato, che ha inseguito l’aggressivo sorpassatore minacciandolo e indirizzando su di lui il proprio disappunto, sporgendo una mano dal finestrino. Secondo la Cassazione il reato commesso e' quello di minaccia. Stesso discorso vale per il dito medio alzato, e per il gesto tipo "ti faccio un mazzo tanto", per il quale e' addirittura necessario mollare completamente il volante. Risultato: 20 euro di multa (51 euro meno le attenuanti generiche).

‘NON È COLPA MIA, È COLPA DEL TRAFFICO...’

Se è vero che la frustrazione porta sempre all’aggressività e che l’aggressività deriva sempre dalla frustrazione, nel sistema strada la rabbia si scatena in condizioni di traffico che impediscono al guidatore di raggiungere l’obiettivo prefissato (mobilità e/o piacere) e che sono rappresentati da una strada dissestata o poco agibile oppure dalle cattive condizioni metereologiche o da un ingorgo stradale. La rabbia e l’espressione dell’aggressività sono comunque elementi soggettivi, nei quali intervengono caratteristiche personali come il sesso, le esperienze passate ed i tratti di personalità.

Di qualunque genere siate, qualsiasi età abbiate e ovunque dobbiate andare, rassegnatevi se vi arrabbiate non arriverete prima ma rischierete solo un incidente e il risultato sarà che sarete arrabbiati due volte.

Arrabbiato sin da piccolo?

Contrariamente a quanto sembra questo atteggiamento, piuttosto comune nella popolazione di guidatori maschi compresa tra i 18 e i 24 anni (ovvero quelli che le statistiche europee ci dipingono come i più soggetti ad incidenti mortali), che sembrano tranquillissimi quando sorpassano a destra o sfrecciano a velocità assolutamente improbabili per una strada urbana, è classificato come altamente aggressivo. E’ una sorta di road rage (rabbia stradale) che scatta quando qualcosa o qualcuno si frappone tra loro e il loro obiettivo. Come un vecchietto alla guida di una fiammante Uno che viaggia alla velocità di 37 km/h stando al centro dell’unica corsia quando è indispensabile arrivare per primi all’happy hour, non è chiaro perché. Come si fa per non tardare? Che non è colpa del vecchietto che ha l’artrosi e non ci vede bene lo capiscono, ma è seccante. Scatta allora l’umana comprensione per il vecchietto, ma anche l’urgenza di arrivare supportata dalla falsa consapevolezza che infrangere, per forza, alcune regole del Codice non porterà alcuna conseguenza. Quindi, mentre l’anziano mette fuori la freccia, si supera a destra bruciando in velocità il semaforo giallo che è solo che un blando consiglio e, terrorizzando un pedone che si accinge ad attraversare, si sfanala chiedendo strada ad una poveretta che tiene i 50 orari e, finalmente, si parcheggia, sul marciapede. E se c’era un autovelox in funzione? E se il pedone non stava attento e finiva investito? E’ colpa del vecchietto. Doveva starsene a casa. … Mah! Chissà dove saranno finiti gli ultimi 3000 anni di civiltà e di costruzione di una convivenza sociale ed umana?

FATE CONTOLLARE GLI AMMORTIZZATORI

Gli ammortizzatori sono un elemento importante per la sicurezza perché garantiscono il contatto tra i pneumatici e la strada e il mantenimento dell'assetto del veicolo. Se gli ammortizzatori sono scarichi producono instabilità in curva e in frenata. Fate controllare gli ammortizzatori se sentite che l’auto "saltella" o se alla fine di una curva rientra violentemente in orizzontale.

ATTENTI ALLO STERZO

Prima di mettervi in viaggio controllate il corretto funzionamento dello sterzo: se girandolo a destra e a sinistra di 3-4 cm le ruote non si muovono significa che il "gioco" dei tiranti dello sterzo è eccessivo. Se a ruote dritte lo sterzo non è "centrato" vuol dire che è regolato male. Ricordate che se lo sterzo si irrigidisce, spesso indica la foratura del pneumatico ma anche di un guasto più serio (squilibratura dei pneumatici, deformazione del cerchione, della sospensione, della tiranteria dello sterzo, guasti alla sospensione o ai giunti di trasmissione anteriore).

OCCHIO AI FRENI!

Prima di mettervi in viaggio assicurate che il sistema frenante funzioni a dovere. Ricordatevi che , quando lavate l’auto o quando attraversate tratti di strada allagati, i freni sono bagnati. Se sentite che il veicolo ‘allunga’ la frenata, oppure sbanda non partite e fate verificare immediatamente il sistema frenante.

GUIDI DI NOTTE? OCCHIO ALLA VISTA!

Per una reazione dell’occhio alla oscurità e al buio, la capacità visiva si riduce di circa una diottria e mezzo. Ciò accade a tutti, con o senza occhiali, e, dal momento che la diminuzione non avviene in modo immediato, non è percepita e anzi questo fenomeno “fisico” è quasi sconosciuto. La riprova di questo fatto può essere facilmente dimostrata da chi ha una leggera miopia che non comporta l’obbligo delle lenti alla guida ma che induce la persona a dotarsi di occhiali con leggere lenti correttive per sua comodità, ad esempio per vedere meglio una proiezione cinematografica. Se questa persona mette quegli occhiali alla guida notturna, in autostrada, la differenza visiva viene colta immediatamente ed avrà poi difficoltà a guidare, subito dopo essersi tolto gli occhiali. Indipendentemente dall’esito del rinnovo della patente, è opportuno che la vista venga “d’occhio”, soprattutto dopo i 45 – 50 anni, con un semplice controllo, anche dal negoziante di fiducia: se emergessero piccole carenze, è bene allora effettuare una visita dallo specialista. La precauzione è d’obbligo.

NON BEVETE ALCOLICI

NON FARE USO DI DROGHE E STUPEFACENTI

REGOLATE SEMPRE CORRETTAMENTE IL POGGIATESTA

Quasi la metà degli automobilisti continua a guidare con un poggiatesta non correttamente posizionato. Invece, in caso di impatto, un poggiatesta ben regolato in altezza e distanza riduce il rischio di danni ai tessuti del collo. La giusta posizione è importante perché, in caso di tamponamento, si viene leggermente sollevati dal sedile. Se il poggia-testa è troppo basso, la testa può subire un‘accelerazione all‘indietro oltre il poggiatesta, con conseguente stiramento dei muscoli del collo. Se il poggiatesta è troppo distante dalla testa, questa può piegarsi in maniera eccessiva all‘indietro rispetto al corpo, il che può comportare dei danni. Bastano pochi accorgimenti: regolare il poggiatesta alla giusta altezza (se non è possibile può aiutare la regolazione del sedile) facendo in modo che il lato superiore del poggiatesta si trovi alla stessa altezza della sommità del capo; e regolare la giusta distanza, cosicché la nuca tocchi il poggiatesta.

NON FUMATE MENTRE GUIDATE

Chiedetevi quanto tempo ci vuole per accendere una sigaretta? Circa 4 secondi. In auto non solo a sigaretta distrae più del telefonino, ma riduce il livello di attenzione aumentando le probabilità di provocare un incidente. Tenere in mano una sigaretta non permette di eseguire i movimenti in modo corretto e, sicuro. Se, ad esempio, cade l'accendino o, peggio, la sigaretta accesa, il guidatore, nel tentativo di evitare che si bruci il tappetino dell'auto, viene a trovarsi in una situazione di pericolo. E al volante questo può uccidere. Non fumare in auto non è una questione di divieto, ma di buon senso.

ASSICURATE IL CARICO DEL VOSTRO CAMION!

Il carico non assicurato adeguatamente può cadere, sbilanciare il veicolo e a volte può perfino farlo rovesciare e urtare altri veicoli. Il 25% degli incidenti che coinvolgono autocarri è dovuto ad un inadeguato fissaggio del carico.

Il Trasportatore ha l’obbligo di:
  • mettere a disposizione per il carico un automezzo perfettamente in regola per le merci da trasportare
  • accertarsi che il carico sia stato fatto a regola d'arte e, nel caso, provvedere al suo fissaggio
Il peso caricabile non può superare la portata massima indicata sui documenti di circolazione dell'autoveicolo. Sul sito della Commissione Europea sono riportate le migliori pratiche per il fissaggio del carico https://ec.europa.eu/transport/road_safety/topics/vehicles/cargo_securing_loads_it.

RISPETTATE I TEMPI DI GUIDA E DI RIPOSO

ATTENZIONE!

Guidate sempre rispettando i tempi di guida e di riposo.

“I TEMPI DI GUIDA”

“I TEMPI DI RIPOSO” “LE SANZIONI”

COME FARE UNA SOSTA DI EMERGENZA

La corsia di emergenza (o corsia di soccorso) è una corsia che è presente in particolare sulle superstrade e sulle autostrade e che è destinata esclusivamente alla fermata dei veicoli in avaria o in difficoltà e alla circolazione dei veicoli di controllo, assistenza e soccorso.
In caso di sosta di emergenza è necessario rendersi visibili indossando il giubbotto o le bretelle ad alta visibilità e segnalare l'ingombro fuori della carreggiata, utilizzando il triangolo le luci di posizione e le luci di emergenza.
Secondo le istruzioni del Codice della strada (R.A. art. 357), il triangolo di pericolo deve essere posizionato nella corsia ostruita quando il veicolo o l’ostacolo sono in carreggiata, considerato che la corsia di emergenza può essere transitata dai veicoli di soccorso.
L’obbligo del posizionamento deve rispettare le distanze previste: il segnale deve essere posto sulla pavimentazione stradale, dietro al veicolo o all'ostacolo da presegnalare, ad una distanza longitudinale di almeno 50 m, tale che in ogni circostanza, esso possa essere pienamente visibile, ad una distanza di 100 m, dai conducenti dei veicoli sopraggiungenti. Nel caso di intersezione a distanza inferiore ai 50 m, il segnale va collocato nella posizione più idonea per essere avvistato.
Il segnale deve essere situato sulla corsia occupata dal veicolo fermo o dall'ostacolo ad una distanza non inferiore ad 1 m dal bordo esterno della carreggiata con la superficie rifrangente rivolta verso i veicoli che sopraggiungono.
L'utente deve aver cura di togliere il segnale al momento della cessazione della sosta o, comunque, dell'ingombro.
Se la visibilità è ridotta, la sosta di emergenza e l'esecuzione di operazioni come la sostituzione di un pneumatico può esporvi a rischio grave. In questo caso fermatevi il più lontano possibile dalle corsie di transito e accentuare con tutti i mezzi possibili la visibilità del veicolo: accendete anche le luci posteriori antinebbia e i fari anteriori, oltre che le luci di emergenza.
Se non viaggiate da soli fate uscire tutti gli occupanti dal veicolo e fate in modo che restino sul margine destro della corsia, per evitare tamponamenti da parte dei veicoli in arrivo.
Ricordatevi che sulla corsia di emergenza NON SI PUÒ: circolare, effettuare la retromarcia, superare le tre ore di sosta, richiedere o concedere passaggi, scendere dal veicolo senza aver prima indossato i giubbini segnaletici omologati, far circolare pedoni e animali.

USATE LE COLONNINE SOS

Ricordatevi che lungo le corsie di emergenza, mediamente ogni due chilometri. sono installate le colonnine SOS dotate di fonia e di due pulsanti che servono rispettivamente per richiedere soccorso meccanico o per richiedere un intervento sanitario. Premendo il pulsante secondo la vostra necessità, si accende una luce che conferma che la richiesta è giunta al Centro di Controllo del Traffico del Gestore Autostradale segnalando all'operatore dove vi trovate. Quindi attendete il soccorso, rimanendo vicini alla colonnina che, in caso di richiesta di soccorso sanitario emette una luce lampeggiante continua.

ATTENTI ALLA NEBBIA!

Se proprio non potete evitare di partire quando è segnalata nebbia, la prima cosa da fare è diminuire la velocità per essere pronti a reagire in caso di imprevisto ed anche perché l'asfalto diventa viscido e la nebbia può presentarsi a banchi, che compaiono all'improvviso. Aumentate la distanza di sicurezza ed attivate fendinebbia e retronebbia. Evitate i "trenini" di auto: non c'è la certezza che chi è davanti veda bene la strada. Se utilizzate i fendinebbia, valutate se attivarli solo con le luci di posizione: questo perché a volte i normali fari fanno anche vedere peggio, creando il cosiddetto "muro bianco", che oscura metri di visibilità. Fendi e retronebbia devono essere attivati solo se ne avete veramente bisogno perché il rischio è di abbagliare chi sopraggiunge e chi segue.
Nella nebbia, la cosa più importante è vedere ed essere visti!!!

”NEBBIA: Come valutare le distanze per decidere una distanza di sicurezza adeguata”

QUANDO PIOVE

In caso di pioggia, bisogna mantenere una velocità moderata, evitando brusche accelerazioni e decelerazioni e sterzate improvvise. Ricordate che in autostrada il limite di velocità si abbassa da un massimo di 130 km/h a 110km/h anche in caso di asfalto drenante.
Ricordatevi che quando piove l’aderenza dei pneumatici alla strada è ridotta e questo produce un aumento dello spazio di frenata e che, quindi, bisogna aumentare la distanza di sicurezza, dal 20 all' 80% a seconda delle condizioni. Quando la visibilità è talmente ridotta che non si vedono i margini della strada o gli altri veicoli alla debita distanza, è meglio fermarsi nelle aree di servizio o in altre aree di sosta. Tenete i fari accesi e attivate le luci di emergenza per segnalare la vostra presenza. In autostrada rispettate il limite di 110 Km/h, anche in presenza di asfalto drenante che può darvi un effetto di falsa sicurezza. Perché, se è vero che l’asfalto drenante, in caso di pioggia, migliora la visibilità ed il confort di guida, l'aderenza del veicolo alla strada rimane la stessa che si ha su un asfalto bagnato non drenante.

ATTENTI ALL’ACQUAPLANING!

ATTENTI AL TEMPO DI REAZIONE

Il tempo di reazione è quello spazio di tempo entro il quale percepiamo qualcosa e agiamo di conseguenza. Alla guida è il tempo che intercorre tra quando ci accorgiamo del pericolo e l'inizio della frenata e, di norma, varia tra i 5 decimi di secondo e 1,5 secondi ma può anche essere ben superiore: ad esempio la norma per la costruzione delle strade (DM 5 novembre 2011) lo considera variabile in funzione della velocità e compreso tra 2.6 ed 1,4 secondi.
Questo significa che a 100 km/h, prima che una persona in eccellenti condizioni psichiche e fisiche riesca a spostare il piede dall'acceleratore al freno, non possono trascorrere meno di 7/10 di secondo.
Quindi, in tali condizioni, prima ancora di iniziare a frenare percorriamo circa 20 metri o anche più! Dobbiamo, inoltre, considerare che anche la vettura ha il suo tempo di reazione: da quando premiamo il pedale del freno, a quando l’auto inizia a rallentare. passano 3-4 decimi di secondo. Se consideriamo le formule del D.M. 5 novembre 2001 (che prevedono un asfalto lievemente bagnato) si ottengono queste considerazioni:
Calcolo della distanza percorsa in caso di frenata (Autostrada)
Velocità di crociera7090110130km/h
spazio percorso nel tempo di reazione41485254m
spazio percorso in frenata (in piano)3865102149m
Totale spazio percorso (in piano)79113154203m
Totale spazio percorso (discesa 4%)82119164218m
Secondo il DM 5 novembre 2001, In autostrada a 130km/h ci vogliono ben 218 metri per fermarci! Ricordiamoci che, anche in perfette condizioni, l’occhio umano non è quello dell’aquila: la nostra acutezza visiva ci permette di percepire oggetti di dimensioni ridotte fino ad una distanza massima di 60 metri!

UN CONSIGLIO PER RIMANERE IN SICUREZZA

Usiamo il trucchetto di contare i secondi: Per farlo basta guardare l'auto che ci precede, contare quando supera un determinato punto della strada (ed esempio un cartello stradale) e vedere dopo quanto tempo noi stessi passiamo da li. Se viaggiamo a 120 km/h in 3 secondi percorriamo 100 m.
Ricordiamoci anche che
  • in caso di pioggia i valori vanno aumentati del 20/30%;
  • sulla neve o sul ghiaccio lo spazio di arresto può quadruplicare;
in caso di stanchezza o riflessi appannati il tempo di reazione aumenta.

MANTENETE SEMPRE LA DISTANZA DI SICUREZZA

La 'distanza di sicurezza' è la distanza che ogni veicolo deve mantenere da quello che lo precede, per potersi arrestare, quando necessario, senza tamponarlo. Nel calcolo di questa distanza, si dovrebbe considerare l'equivalente della distanza percorsa in un secondo, cioè nel tempo mediamente impiegato per decidere se l'accensione dello stop del veicolo che precede implica la necessità di una nostra frenata e quindi agire di conseguenza. Si dà infatti per scontato che il veicolo davanti ha uno spazio di arresto uguale a quello del veicolo che segue. Tieni conto che al raddoppio della velocità corrisponde uno spazio di frenata quadruplo, per non scendere mai non scendere mai al di sotto delle distanze di sicurezza, guarda i calcoli di Edoardo e considera la seguente tabella per valutare le distanze:
Distanza in metriEquivalente a
25lunghezza di due autobus
40più di due autotreni
100un campo da calcio
Attenzione allo stato dei freni, dei pneumatici e al carico del veicolo. Se tutto non è perfettamente efficiente e il carico è eccessivo lo spazio di frenata si allungherà di molto, e sarà quindi necessario aumentare le distanze almeno della metà!

SE AVETE PROVOCATO O AVETE ASSISTITO AD UN INCIDENTE FERMATEVI E PRESTATE ASSISTENZA

Attenzione! Se avete provocato un incidente il Codice della strada dice che avete l'obbligo di fermarvi e di prestare assistenza a coloro che, eventualmente, abbiano subìto danno. Dovete fermarvi anche se non avete provocato l’incidente ma vediate una persona ferita. Se non lo fate, rischiate la reclusione fino a un anno e una multa fino a 2.500 euro.
In caso di incidente con danno alle sole cose, chi non ottempera all'obbligo di fermarsi è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 272 a 1.088 euro. Chi, invece, in caso di incidente con danno alle persone, non rispetta l'obbligo di fermarsi è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la sospensione della patente da 1 a 3 anni.
Il conducente che si sia dato alla fuga è in ogni caso passibile di arresto. Chi, poi, non ottempera all'obbligo di prestare assistenza alle persone ferite è punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni e con la sospensione della patente da 18 mesi a 5 anni.
Se avete provocato o assistete a un incidente, fermatevi e chiamate immediatamente i soccorsi (ai numeri 113 Polizia, 118 soccorso medico, 115 Vigili del Fuoco) utilizzando le colonnine SOS o il vostro telefono personale.

INDOSSATE SEMPRE, ANCHE PER BREVI TRAGITTI, LA CINTURA DI SICUREZZA

Le cinture di sicurezza sono obbligatorie da indossare. Ad oggi, hanno diminuito del 50% la probabilità di morte in caso di incidente, evitando l’urto di guidatore e passeggeri all'interno del veicolo o la loro proiezione all'esterno. E’ importante utilizzare la cintura anche in città perché in caso di velocità moderata è in grado di evitare anche lesioni minime.

FISSATE BENE IL VOSTRO CARICO

Caricare bene l'auto è un’operazione di sicurezza per sé e per gli altri automobilisti. Quindi state attenti a:
  • rendere bilanciato il carico tra asse anteriore e posteriore
  • non superare i limiti di peso e di ingombro previsti per il proprio veicolo
  • assicurare il carico sul tetto con cura per evitare il decollo di biciclette, sci o altro.
Ricordate che per il Codice della Strada è obbligatorio non mascherare dispositivi di illuminazione e di segnalazione visiva né le targhe di riconoscimento.

CARICARE L’AUTO SECONDO IL CODICE DELLA STRADA

TENETE LA POSIZIONE SULLA STRADA

Il codice in generale raccomanda di stare sulla corsia più a destra senza particolari vincoli, mentre, è obbligo non spostarsi dalla linea bianca di destra in generale su strade a due corsie a doppio senso in tre casi fondamentali:
  • quando si è sorpassati
  • quando si è in condizioni di scarsa visibilità (dossi, curve ed altro)
  • quando si guidano veicoli senza motore e ciclomotori
Chi guida sulla seconda corsia, con la prima libera, è punibile con una multa e con la decurtazione di 4 punti dalla patente.
Nel sorpasso, chi è sorpassato ha l'obbligo di non accelerare e di agevolare la manovra. Chi sorpassa deve verificare che vi sia spazio e visibilità a sufficienza, che la manovra sia consentita e che, comunque, non crei assolutamente pericolo. Se non siamo sicuri della manovra, desistiamo!
È importante poi che il sorpasso sia fatto nel minor tempo possibile occupando la corsia il meno possibile.

CONTROLLATE I PNEUMATICI

Controllate spesso, almeno una volta al mese la pressione dei pneumatici. Un gonfiaggio errato, infatti, può causare un'usura anomala ed eccessiva e conseguenti lacerazioni che possono, a loro volta, provocare il surriscaldamento del pneumatico, un consumo eccessivo di carburante o persino lo scoppio del pneumatico stesso. Fate equilibrare le gomme ogni 10.000 km, oppure dopo un prolungato utilizzo.

CONTROLLATE LO STATO DI USURA DEL BATTISTRADA

Come tutte le parti del veicolo, il pneumatico si consuma. Dopo 4/5 anni un pneumatico comincia ad essere "vecchio" anche se ha percorso 0 km.
Ciò che si usura di più nel pneumatico è il battistrada che, al di sotto dei 4 millimetri non garantisce più le prestazioni originali: diventa facilmente perforabile e peggiora la tenuta sulle superfici bagnate.

COME TRASPORTARE GLI ANIMALI DOMESTICI

Il Codice della Strada parla chiaro: in auto è consentito il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore a uno, purchè custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo [...]".
La soluzione migliore è quella delle cosiddette gabbie di trasporto o box.
Attenzione! Non esistono cinture di sicurezza omologate per gli animali.
Chi viola queste disposizioni è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da 78 a 311 euro e rischia la decurtazione di un punto dalla patente.
Attenti alle soste! In caso di viaggio lungo effettuate frequenti soste di almeno 10 minuti l'una nelle aree di servizio. Ricordatevi anche che se lasciate nell'auto parcheggiata il vostro animale in condizioni tale da recargli danno (finestrini chiusi e temperature alte) siete passibili, oltre che si sanzione, anche di condanna penale prevista dall'articolo 727 del Codice Penale.

VIETATISSIMO ABBANDONARE GLI ANIMALI

Abbandonare un animale sulla strada delle vacanze significa mettere in pericolo la sua vita (vietato per legge!) ma anche quella di chi per caso potrebbe investirlo o sbandare per evitarlo.
L’abbandono è un crimine e chi abbandona un animale commette un reato. In base alla legge 189/04 può essere punito con l’arresto fino a un anno o con un’ammenda sino a 10.000 euro

SCAMBIARSI EFFUSIONI IN AUTO È PROIBITO E PROVOCA INCIDENTI GRAVI

Attenzione alle effusioni in auto mentre si guida. In caso di incidente, infatti, essersi lasciati andare a baci e abbracci costa caro non solo a chi e' al volante ma anche al passeggero che ha ''partecipato attivamente allo scambio di effusioni''. Per entrambi, infatti, sussiste il 'concorso di colpa'. Parola di Cassazione.
Non è una scusante che lo facciano un po' tutti (i giovani si scambiano baci con una media del 29% e si spingono oltre per il 15%). Che l'effusione duri un po' di più o un po' di meno la distrazione è inevitabile per chi ha (o dovrebbe avere) le mani sul volante. Senza contare che, in caso di foto di autovelox, non arriva soltanto una multa per eccesso di velocità ma anche una denuncia per guida pericolosa e atti osceni in luogo pubblico.

NON TENERE I PIEDI SUL CRUSCOTTO

Se ne vedono sempre di più di ragazze/passeggeri in auto che mettono i piedi sul cruscotto. Più nudi che con le calze, anche se fa freddo. Ma, perché lo fanno? C'è chi non lo sa, ma ha bisogno di farlo e c'è chi sostiene che "rilassa tanto". Oltre che inelegante, tenere i piedi/gambe/ginocchia sul cruscotto è pericolosissimo. In caso di incidente l'esplosione dell'airbag produrrebbe gravi lesioni. Ricordatevi che, in generale, è buona regola tenere lontana dal cruscotto ogni parte del corpo e non coprire il vano che ospita l'airbag con oggetti che al momento dell'esplosione diventerebbero proiettili!

TENERE LO STEREO 'A PALLA' IN AUTO È PERICOLOSO

Specialmente quando si è stanchi, alzare lo stereo non solo non sveglia ma, anzi, procura un affaticamento sensoriale che peggiora la situazione. L' affaticamento sensoriale può alzare la soglia uditiva rendendoci meno sensibili agli stimoli acustici. La durata dell'esposizione gioca un ruolo altrettanto importante come quello del livello. La musica pompata a più di 9 decibel nelle orecchie per un periodo di tempo prolungato è uno stress acustico più elevato di quanto consentito nelle fabbriche.

NON BEVETE ALCOLICI

I giovani tra i 18 e 24 anni, i più esposti a questo rischio, sono bevitori occasionali del fine settimana. Pochi tra loro hanno ben chiaro l’effetto dell’alcol alla guida. Per esempio non sanno che anche assumendo alcolici dopo aver consumato un pasto, varia la velocità di assorbimento del’alcool, ma non il suo effetto.

DOMANDA: “Quanto tempo dopo aver bevuto si è di nuovo in regola per guidare?”

RISPOSTA: Il tempo di eliminazione dell'alcool dipende dalla quantità ingerita ed è comunque influenzato da fattori individuali. Non date retta alle leggende sugli alimenti che vi fanno smaltire l’alcol in fretta.
Non esistono cipolle, liquirizie o caffè che possano accelerare il processo di smaltimento dell’alcool. I tempi d’eliminazione dell’alcol sono in ogni caso lunghi, con un tasso di 0,7 g/litro possono occorrere sette ore per smaltirlo completamente. Se si beve, meglio guidare solo il giorno dopo.

”GLI EFFETTI DELL’ALCOL”

ATTENZIONE!!! QUANDO SI BEVE
  • Non c’è pieno controllo del comportamento, ma si ha la sensazione di avere un controllo pieno
  • Diminuisce la percezione del rischio e delle sensazioni di dolore.
A partire dal 29 luglio 2010 le norme del Codice della Strada entrate in vigore prevedono zero alcol per neopatentati e conducenti professionali. Divieto assoluto di bere per i giovani in possesso della patente di guida da meno di tre anni e per autisti, tassisti e camionisti. In caso di violazione grave delle norme scattano sequestro del mezzo e denuncia penale.

NON FARE USO DI DROGHE E STUPEFACENTI

PERCHÉ?
  • Influenzano le prestazioni di guida
  • Modificano la concentrazione
  • Modificano la risposta agli stimoli riducendoli o esasperandoli a causa dell’aumento dell'aggressività e della della sottostima del rischio.
INSIEME ALL'ALCOL: tutte le sostanze psicotrope (anfetamine, eroina, cannabis, cocaina, sostanze di sintesi, etc) interagiscono con l'alcool determinano un reciproco potenziamento degli effetti negativi, causando disturbi a carico dell'attenzione e della percezione che sono più rilevanti in situazione di stanchezza, stress e mancanza di sonno.

"GLI EFFETTI DELLE DROGHE"

NON MANDATE O LEGGETE SMS MENTRE GUIDATE

Usare il cellulare, mandare o leggere sms riduce del 35% i tempi di reazione, percentuale addirittura superiore a quella di chi è ubriaco e di chi ha fumato uno spinello. Chi scrive un messaggio mentre guida ha il 91% di probabilità di sbandare fuori strada, addirittura superiore a chi è sotto l’effetto della cannabis. Abbassare lo sguardo sullo schermo del telefonino annulla la capacità di mantenere la direzione e la giusta distanza di sicurezza.

SE VAI IN MOTO, USA CASCHI OMOLOGATI

Anche se sei tra quelli che pensano che il casco ti spettini i capelli o ti faccia sembrare uno ‘sfigato’, sappi che gli incidenti mortali che riguardano i motociclisti e chi viaggia con loro sono più di 1000 all'anno e che il 40% delle conseguenze di questi incidenti poteva essere evitato semplicemente indossando correttamente il casco. Se vuoi essere sicuro di avere un casco di qualità, specializzato per proteggere la testa del motociclista dagli incidenti stradali, controlla che abbia l’etichetta “R22”, è un marchio che significa che il tuo casco è stato provato ed omologato secondo criteri tra i più severi al mondo (ovvero in base al Regolamento No. 22 delle Nazioni Unite, sviluppato nel quadro dell’accordo del 1958 che rientra tra le responsabilità del Forum mondiale per l’armonizzazione dei regolamenti sui veicoli dell’ONU UN/WP.29).

NON SLACCIATE MAI LE CINTURE DI SICUREZZA POSTERIORI!

È falso che le cinture di sicurezza posteriori siano meno necessarie rispetto a quelle anteriori. Assicuratevi che i bambini tengano sempre le cinture correttamente allacciate perché, in caso di incidente, i passeggeri dei sedili posteriori rischiano d'essere sbalzati fuori dall'auto o di sbattere violentemente la testa sui sedili anteriori
Ricordate che a soli a 50 km/h i 16 kg di un bambino diventano 1300 e devono quindi essere trattenuti adeguatamente altrimenti sarebbe come permettere a vostro figlio di buttarsi senza paracadute dal terzo piano. La regola delle cinture posteriori allacciate vale anche per gli adulti! In caso d'urto, un corpo di 60-70 kg viene proiettato in avanti con forza di 3 tonnellate, anche a velocità ridotte.
Non esistono tipi di viaggio in cui sia permesso non allacciare le cinture di sicurezza: soprattutto quelli “a cinque minuti da casa”, in cui secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità si concentra la maggior parte degli incidenti mortali.

VIETATO TENERE I BAMBINI IN BRACCIO!

Non tenere mai il bambino in braccio sul sedile anteriore! In caso di incidente, l'uscita del cuscino dell'airbag potrebbe ferirlo gravemente. Se l’airbag non si aprisse il bambino sarebbe proiettato violentemente sul parabrezza con una forza che, in un urto a soli 50 km/h, è pari a 40-80 volte il suo peso. E trattenerlo è impossibile!

NON LASCIATE OGGETTI O BAGAGLI LIBERI IN AUTO

In un incidente, tutto avviene in circa 1/10 di secondo. In questo tempo il veicolo passa dalla velocità che aveva in quel momento alla velocità "zero" dell'arresto contro l'ostacolo.
Poco prima che il veicolo si fermi contro l'ostacolo, tutto ciò che è libero di muoversi all'interno dell'abitacolo viene proiettato in avanti ad una velocità che, per inerzia, è molto vicina a quella che possedeva all'inizio dell'urto.
Quindi, se viaggiavate a 50 km/h, in caso d’urto, gli oggetti o i bagagli lasciati liberi viaggeranno all'interno dell’abitacolo ad una velocità di 50km/h e sono liberi di colpirvi con violenza inaudita o di uscire dall'abitacolo e colpire gli altri.

CHIUDETE AUTOMATICAMENTE LE PORTIERE

I seggiolini non sono gli unici accorgimenti da adottare per rendere sicuri gli spostamenti in auto. Per esempio è prudente usare chiusure di sicurezza delle portiere per impedirne l'apertura dall'interno da parte del bambino.

NON LASCIATE MAI I BAMBINI SOLI IN AUTO

Lasciare i bambini soli in auto, anche se solo per pochi minuti, è una grave forma di incuria. Non solo è rischioso perché potrebbero entrare nell'abitacolo dell’autovettura, chiudere accidentalmente la portiera dall'interno o restare intrappolati nel bagagliaio, ma specialmente in estate, quando la vettura internamente può raggiungere e superare facilmente i 40 gradi, anche in giornate fresche.
Tenete a mente che in un bambino la temperatura sale da tre a cinque volte più rapidamente che in un adulto e che il grado di calore all'interno di un’auto può salire di 10-15 gradi ogni 15 minuti, determinando un’ipertermia in soli 20 minuti e la morte anche entro le 2 ore.

UTILIZZATE SEMPRE I SEGGIOLINI PER I BAMBINI

Gli incidenti stradali sono la prima causa di morte per i bambini dai 5 ai 14 anni. In Italia oltre 10.000 bambini all'anno sono coinvolti in incidenti stradali, e ogni quattro giorni muore un bambino in auto. Nella maggior parte dei casi questi bambini non erano assicurati con gli appositi sistemi di ritenuta.
Il rischio di morte in questo caso è considerato 7 volte maggiore perché, proprio a causa del loro peso e taglia ridotti, i bambini hanno un’altissima probabilità di essere proiettati in avanti o fuori dell'abitacolo.
I bambini devono sempre viaggiare con gli appositi sistemi di ritenuta.
Il posto migliore per trasportare i bambini è quello posteriore centrale, nel caso in cui l'auto sia dotata della cintura a tre punti. Diversamente la collocazione più sicura è quella posteriore destra.
È preferibile non trasportare un bimbo molto piccolo accanto a sé sul sedile anteriore.
Nessuno deve pensare di poter tenere in braccio un bambino tenendolo al sicuro! Sul sedile anteriore lo scoppio dell'airbag in caso di incidente rischia di ferire gravemente il piccolo e le poche decine di chilogrammi di peso del bambino si moltiplicano esponenzialmente in funzione della velocità di impatto in caso di incidente ed è impossibile trattenere il bimbo con le braccia. Per i genitori incoscienti il Codice della Strada prevede la sanzione amministrativa da 74 a 299 euro, per il guidatore, la decurtazione di 5 punti sulla patente.

'LE REGOLE DI SICUREZZA'

NON PETTINATEVI, NON TRUCCATEVI, NON CAMBIATEVI I VESTITI MENTRE GUIDATE!

Lo fa il 25% delle donne in età compresa tra i 30 e i 45 anni. Anche se siete uscite di casa con l’aspetto di un mostro, resistete alla tentazione di pettinarvi, truccarvi o di cambiarvi i vestiti mentre siete al volante. La cosa potrebbe forse risultare interessante per gli occupanti delle auto vicine, ma mette a rischio la vostra e l’altrui incolumità.

RESISTETE AL CELLULARE SE IN AUTO NON AVETE KIT VIVAVOCE O AURICOLARI

In Italia una delle principali cause di incidenti stradali è l’uso cellulare alla guida: il comportamento illegale più diffuso nell'87,8% dei casi (XVIII Rapporto Aci-Censis Automobile).
Si stima che parlare al cellulare durante la guida determina un rischio di incidente pari a quello che corre un soggetto con alcolemia pari a 1,0 grammo per litro (4 volte maggiore rispetto ad una persona sobria).
Inoltre si stima che il tempo di reazione passi da 1 a 3 secondi (nel tempo di reazione si percorre tanta strada come se i 100 chilometri orari diventassero 300).

VELOCITÀ CHE PASSIONE…

La velocità è il maggiore assassino sulle strade italiane ed europee.
Secondo le Istituzioni Europee, se riuscissimo a ridurre la velocità media di guida di 3 km/h si salverebbero circa 5000-6000 vite ogni anno risparmieremmo da 120.000 a 140.000 incidenti sul territorio dell’Unione.
Rispettare i limiti di velocità salva la vita!
A quanto si può viaggiare?
Autostrade130 km/h, scendono a 110 in caso di maltempo
strade extraurbane principali110 km/h; 90 in caso di maltempo
strade extraurbane secondarie e locali90 km/h
in città50 km/h; 70 in alcuni tratti espressamente segnalati

Le sanzioni:
fino a 10 km/h in più rispetto al limitesanzione pecuniaria compresa tra 39 e 159 euro
oltre 10 km/h e fino a 40 km/h in piùsanzione pecuniaria compresa tra 159 e 639 eurodecurtazione di 3 punti sulla patente
oltre 40 km/h e non oltre i 60 km/hsanzione pecuniaria tra 500 e 2000 eurodecurtazione di 6 punti sulla patente e sanzione accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi
oltre 60 km/h i limiti massimi di velocitàsanzione pecuniaria compresa 779 e 3.119decurtazione di 10 punti sulla patente e la sanzione accessoria della sospensione della patente da sei a dodici mesi. In caso di recidiva in un biennio è disposta la revoca della patente di guida.
Queste sanzioni sono aumentate per i neopatentati e per i conducenti professionali

NIENTE PAURA IN GALLERIA

Entrare e uscire da una galleria è un momento critico perché l'occhio deve adeguarsi progressivamente al livello dell'illuminazione interna del tunnel, per quanto il gestore predisponga correttamente i sistemi di illuminazione di rinforzo. Il pericolo sussiste ed è tanto più elevato, quanto più alta è la velocità del mezzo ove questa sia sopra al limite prescritto, anche perché gli impianti di illuminazione sono progettati in relazione alla velocità di percorrenza sull'itinerario: il superare questi limiti porta quindi ad avere il “colpo di buio”. Accade che il ‘colpo di buio’ costringa il conducente a guidare in situazione di incertezza psicotecnica.

Di giorno:
  • Togliere gli occhiali da sole: il loro uso può aggravare il fenomeno di shock visivo, rendendo più lungo il periodo di adattamento e più difficoltoso riprendere la visibilità di strada;
  • All'uscita dalla galleria abbassate l'aletta del parasole per ridurre al minimo lo shock visivo.

Di notte:
  • Il passaggio dal buio alla luce ('colpo di luce') richiede all'occhio umano alcuni secondi di adattamento, quindi decelerare prima di entrare in una galleria per ridurre i metri percorsi 'alla cieca' dall'automobile durante gli istanti dell'adattamento dell'occhio.
Dal punto di vista statistico gli incidenti in galleria sono lievemente inferiori a quelli che avvengono nelle corrispondenti tratte a cielo aperto.

NON GUIDATE MAI QUANDO SIETE STANCHI!

Il sonno può uccidere se si è alla guida. Più di un morto su due (56%) in strada è provocato dalla "sonnolenza diurna". Un incidente stradale su cinque ha come concausa l'improvviso calo di attenzione dovuto alla sonnolenza. Sono due i momenti della giornata più pericolosi: tra le 14 e le 16, e tra le 2-3 di notte.
Con un Colpo di Sonno al volante di un qualsiasi automezzo di soli 5 secondi a 80 km/h, si percorrono circa 200m senza che il conducente ne abbia coscienza, che su una carreggiata autostradale possono significare il caos più totale e incidenti dalle conseguenze inimmaginabili.

Non credete ai rimedi anti-sonno: non esistono! È inutile, se non dannoso:
  • sporgere la testa dal finestrino non ha alcuna efficacia. Dopo 2 secondi tutto torna come e peggio di prima;
  • bere caffè non allontana il rischio del colpo di sonno. Superata la dose ben tollerata dal singolo individuo la caffeina non ha nessun effetto maggiore, anzi, accentua la sudorazione, con conseguenze di irregolari frequenze cardiache e tremori;
  • bagnarsi il volto continuamente, ha lo stesso effetto dello sporgersi dal finestrino, dopo un momentaneo beneficio tutto torna come e peggio di prima;
  • assordarsi con la musica ad alto volume ha l’effetto inverso: produce affaticamento sensoriale;
  • aumentare la velocità per stare più allertati è inutile e pericoloso: l’azione richiede riflessi più pronti e si risolve in un maggiore pericolo di stanchezza.

"IL COLPO DI SONNO"

NON MANGIATE O BEVETE MENTRE GUIDATE!

Non è esplicito il divieto mangiare durante la guida, ma è bene sapere che se mangiate:
  • usate almeno una mano per reggere saldamente il panino/biscotto/altro e non il volante;
  • se mangiate vi distraete, per forza;
  • il cibo richiama il flusso sanguigno verso il sistema digerente, a scapito del flusso verso il cervello, quindi è probabile che vi venga sonnolenza.

NON FUMATE MENTRE GUIDATE

Chiedetevi quanto tempo ci vuole per accendere una sigaretta? Circa 4 secondi. In auto non solo la sigaretta distrae più del telefonino, ma riduce il livello di attenzione aumentando le probabilità di provocare un incidente. Tenere in mano una sigaretta non permette di eseguire i movimenti in modo corretto e, sicuro. Se, ad esempio, cade l'accendino o, peggio, la sigaretta accesa, il guidatore, nel tentativo di evitare che si bruci il tappetino dell'auto, viene a trovarsi in una situazione di pericolo. E al volante questo può uccidere. Non fumare in auto non è una questione di divieto, ma di buon senso.

ATTENTI AI FARMACI CHE ASSUMETE PRIMA DI GUIDARE

Molti farmaci hanno un effetto deleterio sull'azione di guida, anche se non ce accorgiamo. Anche un semplice antidolorifico può interferire con la nostra sicurezza.
Molti farmaci
  • inducono sonnolenza
  • riducono la capacità di concentrazione
  • influenzano i riflessi
  • allungano il tempo di reazione
  • alterano la coordinazione motoria e la capacità di giudizio
  • influenzano il senso di valutazione delle distanze e delle velocità
Massima attenzione se assumete farmaci che agiscono sul sistema nervoso centrale, "I FARMACI CHE INFLUISCONO SULLA GUIDA"

Le vignette in cui Geremia Azzarda è presente:

Le vignette in cui Fabrizio Sottuttoio è presente:

Le vignette in cui Teresa Tormenta è presente:

Le vignette in cui Mario Nero è presente:

Le vignette in cui Alberto Risoluto è presente:

Le vignette in cui Claudia Semprepronta è presente:

Le vignette in cui Federico Prudente Pio è presente:

Le vignette in cui Edoardo Svelto è presente:

Le vignette in cui Emanuele Giusto è presente:

Le vignette in cui Ester Sciantosi è presente:

Le vignette in cui Carletto Azzarda è presente:

Le vignette in cui Pierina Azzarda è presente:

Le vignette in cui Cristina Sveglia è presente:

Le vignette in cui Roberto Azzarda è presente: