Autostrade tedesche senza limiti di velocità: Der Spiegel calcola i benefici di istituire i 130 km/h
di Assunta De Pascalis - SINA
Di recente una commissione governativa tedesca ha proposto di introdurre in Germania il limite di velocità autostradale di 130 km/h come misura a protezione dell’ambiente. È necessario specificare che solo su una minima percentuale di strade tedesche è imposto il limite di velocità mentre sulla maggior parte tale limite non esiste.
Sull’argomento è intervenuto il ministro federale dei trasporti, Andrea Scheuer che ha chiuso molto velocemente la discussione definendo le richieste “vecchie e irrealistiche (…) contro ogni buon senso”.
Secondo der Spiegel, il ministro tedesco non è riuscito a dare una giusta considerazione alla proposta, forte del fatto che la Germania non ha fatto studi significativi sugli effetti dei limiti di velocità. Al riguardo, sono intervenute anche organizzazioni ambientalistiche lamentando una “mancanza della ricerca” sul tema della sicurezza.
In questo dibattito si è inserito Der Spiegel (la rivista settimanale tedesca con la maggior tiratura in Germania), che ha approfondito l’argomento. Infatti la rivista ha dichiarato che con l’introduzione di un limite di velocità su tutte le autostradale del paese si potrebbero evitare fino a 140 morti all’anno.
Lo studio ha utilizzato come fonte le cifre del 2017 prese dai rapporti sugli infortuni di dodici stati federali ed è arrivato a diverse considerazioni.
La prima considerazione sembra sorprendente. Gli incidenti non diminuiscono sui tratti autostradali con limiti di velocità, anzi paradossalmente in questi casi il numero degli incidenti è più elevato. Lo studio riporta che per ogni miliardo di chilometri percorsi, si registrano 79,9 incidenti su tratti con i limiti di velocità, mentre 71,4 incidenti si registrano sui tratti senza limiti di velocità.
Questo fenomeno non è poi così paradossale e può essere spiegato con il fatto che le sezioni su cui si sono imposti i limiti sono già state riconosciute come sezioni di strade più complicate, ossia quelle in cui vi sono cattive condizioni stradali, curve o tratti poco visibili del percorso o volumi di traffico molto elevati.
Secondo gli autori, quello che fa la differenza tra le tratte con limiti o senza limiti di velocità è in realtà il numero di feriti gravi e soprattutto di morti che nel primo caso sono significativamente più bassi. Mentre su una strada con limite di velocità si verificano 0,95 incidenti mortali per miliardo di chilometri, questa cifra sale a 1,67 nei tratti senza limiti di velocità, ossia circa il 75% in più. Anche nel caso di persone gravemente ferite, le cifre per i tratti privi di limiti di velocità sono superiori di quasi il 20%.
Nei tratti autostradali senza limiti di velocità, il rischio di lesioni gravi o di morte in caso di incidente è dunque notevolmente maggiore e questa constatazione è stata confermata anche dall’esperienza acquisita lungo due tratte autostradali nel Brandeburgo e nella Renania settentrionale-Vestfalia su cui si sono imposte le limitazioni. In entrambi i casi, il numero di feriti e di morti è diminuito notevolmente dopo l’introduzione del limite di velocità.
Attraverso l’uso di due differenti modelli di calcolo, la rivista ha stimato un risparmio di vite umane pari a 141 persone all’anno e ha affidato i risultati raggiunti agli esperti dell’Insurers Accident Research (UDV) i quali hanno valutato il calcolo fatto da Der Spiegel come “plausibile e metodicamente pulito”.
Entrambi i metodi quindi pur essendo soggetti ad un certo grado di incertezza, confermano che una serie di decessi potrebbero essere potenzialmente evitati dall’imposizione di un limite di velocità.
Alla luce di quanto riportato vedremo che cosa deciderà la classe politica tedesca su un tema tanto importante come la sicurezza stradale.
Qui è possibile leggere in lingua originale l’articolo pubblicato su Spiegel Online
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