Colpo di sonno: un morto su tre in autostrada
di Assunta De Pascalis - SINA
Lo sguardo oltralpe di www.autostradafacendo.it continua riportando i risultati di una ricerca targata fondazione Vinci Autoroutes. Lo studio, che ha beneficiato del coordinamento scientifico dell’ospedale francese Raymond-Poincaré di Garches (Hauts-De-Seine), riguarda l’incidenza della stanchezza e della perdita di sonno sulla guida.
Questo studio ci ha raggiunto grazie alla copertura che la grande comunicazione francese ha dato ai risultati ottenuti: Le Figaro ha dedicato al tema un articolo che già dal titolo è di grande interesse per gli utenti della strada: “sonnolenza: la principale causa di morte sulle autostrade”.
Infatti, secondo le statistiche di ASFA, la sonnolenza è causa di un incidente mortale ogni tre (statistica 2010) in autostrada. Secondo lo studio transalpino la sonnolenza è anche responsabile per il 15-20% degli incidenti mortali su tutte le strade francesi.
Si tratta di un fenomeno pericoloso che è ancora largamente sottovalutato dai guidatori.
Tuttavia, il barometro di condotta responsabile nel 2011 (fonte: Ipsos / VINCI Autostrade – 7 febbraio 2011) mostra che il 62% dei guidatori riconosce di aver già incontrato un episodio di sonnolenza.
Il rischio di sonnolenza associata ad un eccessivo tempo di guida è ulteriormente aumentato nel contesto di privazione del sonno, disturbi del sonno o di assunzione di certi medicinali (compresi psicotrope).
Anche in Italia la stanchezza e l’ipovigilanza risultano tra le cause maggiori degli incidenti stradali. Per questo la Campagna di Sicurezza ha dedicato ben 5 messaggi di sicurezza a temi correlati a stanchezza, ipovigilanza ed attenzione alla guida:
1. Fai una sosta
2. I ragazzi del sabato sera
3. Uso puntuale del tachigrafo
4. Attenzione mentre sei alla guida
5. Distrazione e cellulare
Vista l’importanza del problema, qui di seguito alcune regole comportamentali per ridurre il rischio di incidenti da colpo di sonno:
• iniziare il viaggio, specie se lungo, sufficientemente riposati;
• fare attenzione a farmaci ed alcol che specie se associati con una situazione di stanchezza già esistente possono moltiplicarne gli effetti;
• evitare, se non necessario, di guidare in ore notturne e con temperature interne troppo alte;
• alternare periodi di due ore di guida a periodi di 10 – 15 minuti di pausa;
• in caso di “segni premonitori” di stanchezza fermarsi per riposare o eventualmente per dormire almeno mezz’ora nella consapevolezza che non si sta perdendo tempo, ma si sta guadagnando la possibilità di terminare felicemente il viaggio.
Queste regole sono raccomandate a tutti noi utenti della strada, ma sono rivolte particolarmente a agli autisti professionali che fanno della guida il loro mestiere e che pertanto hanno l’opportunità di essere leader nei comportamenti virtuosi.
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