Con galleria Gorleri, Autostrada dei Fiori sale al meglio degli standard Europei
di Marco Leone - Autostrada dei Fiori
Una legge italiana, il D.Lgs. n°264 del 5 ottobre 2006, richiede ai gestori della grande viabilità un considerevole sforzo tecnico, economico ed organizzativo per migliorare gli standard di sicurezza delle gallerie di lunghezza superiore ai 500 m., al fine di attuare la Direttiva Europea 2004/54/CE.
Lo scorso 13 aprile 2012, Autostrada dei Fiori ha terminato gli interventi di miglioramento ed adeguamento di entrambe i fornici della Galleria Gorleri, infrastruttura posta in prossimità dell’uscita di Imperia Est, che, in considerazione della sua collocazione geografica, della natura tecnica, strutturale e della distribuzione del traffico, è divenuta oggetto del Progetto Pilota.
I lavori effettuati nella Galleria Gorleri hanno previsto l’adeguamento ed il miglioramento delle opere civili e degli impianti esistenti, sia all’interno che all’esterno della galleria, ed hanno coinvolto a periodi alterni la viabilità autostradale, talvolta in deviazione di corsia, talvolta in deviazione di carreggiata.
Per ridurre i tempi di realizzazione delle opere, i lavori si sono svolti in modo continuativo nell’arco delle 24 ore, 7 giorni alla settimana. Autostrada dei Fiori è così riuscita a consegnare ai propri clienti la galleria con tre mesi di anticipo sulla programmazione prevista.
La progettazione non si è limitata ai canoni tradizionali dell’ingegneria, ma sono stati effettuati alcuni studi preventivi per valutare la sicurezza complessiva dell’opera (analisi del rischio e analisi di sicurezza – quest’ultima necessaria per gli adeguamenti innovativi proposti). Dalle analisi previsionali effettuate è risultato altresì che dagli interventi realizzati è possibile attendersi un innalzamento del livello di sicurezza rispetto al passato, pur già in linea con le medie di settore.
Qui è possibile consultare la scheda tecnica con i criteri adottati per il miglioramento.
Dopo un’attenta valutazione dei risultati tecnologici e dei costi, le tecniche operative e le tecnologie utilizzate potranno essere rivalutate o riproposte sugli altri 40 fornici interessati dalla normativa, che rientrano nella rete ADF, senza dimenticare l’impatto che i cantieri avranno su mobilità e sicurezza.
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