Tecnologia e Sicurezza, la Road Map che porta lontano
di Luciana Iorio - Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Nessuna precedente epoca ha dovuto fronteggiare una domanda di traffico, comunicazione e mobilità pari a quella che caratterizza il nostro quotidiano. La spinta a muoversi , a relazionarsi in modo rapido all’ ambiente sociale e lavorativo è una opportunità dipendente esclusivamente dalla tecnologia che garantisce alle varie esigenze di “connessione” risposte adeguate in termini di affidabilità, velocità e sicurezza. In questa descrizione paradigmatica rientra pienamente anche l’attuale concetto di mobilità in sicurezza, indubbiamente reso possibile anche dallo sviluppo delle applicazioni dei sistemi digitali intelligenti dedicate alle infrastrutture ed ai veicoli. Un risultato visibile si può evincere dalla riduzione del numero delle fatalità su strada, ed al contempo dalla mitigazione di effetti pericolosamente critici, resa possibile, ad esempio, dalla diffusione a bordo delle auto degli ADAS (Advanced Driving Assistance Systems), che intervenendo in assistenza o in luogo del guidatore, eliminano o limitano le conseguenze di comportamenti rischiosi o maldestri durante la guida.
Non è quindi a caso che proprio in sede ITU (International Telecommunication Union), una delle agenzie della costellazione delle Nazioni Unite, in collaborazione con l’ECE (Economic Commission for Europe) si sia tenuto lo scorso 27 Giugno a Ginevra il momento di confronto tra esperti di alto profilo del settore, incontro atto a rendere noto al pubblico lo stato dell’ arte in termini di sicurezza su strada. In tale occasione è anche stato lanciato il piano di azione foriero della nuova agenda dei lavori interistituzionali tra UN-ECE ed ITU di sviluppo delle applicazioni tecnologiche a vantaggio di una mobilità sicura su scala mondiale. A questo scopo è essenziale che gli standard tecnici ed i parametri applicativi siano trasmessi e condivisi a livello globale, poiché questo piano di azione riflette le linee operative per il decennio 2012-2020 già delineate in un precedente documento programmatico di ampio respiro: la Road Map dell’UNECE. Si auspica quindi la creazione di contesto di assistenza e scambio di buone pratiche che porta agli obiettivi individuati, e cioè usare sinergie di scambio per realizzare la sicurezza ed eco – compatibilità della mobilità su scala mondiale, attraverso l’ adesione a tutti gli strumenti legali (quali le Convenzioni) ed operativi (quali le metodologie ADR e le prescrizioni tecniche) gestiti a livello ONU dai rispettivi gruppi competenti , e raggiungere così quel valore aggiunto che, indubbiamente vantaggioso per i paesi industrializzati, è un vero ponte verso un futuro migliore per i paesi con economie in transizione.
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