Un “Summit” per cercare di salvare 500 bambini al giorno
di Luciana Iorio - Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Ogni giorno, più di 500 bambini vengono uccisi a causa degli incidenti stradali. Decine di migliaia sono i bambini feriti, molti dei quali soffriranno di disabilità permanenti.
Secondo l’organizzazione statunitense Safe Kids Worldwide, entro il 2015 e nei paesi in via di sviluppo, gli incidenti stradali saranno il principale capitolo di spesa per la salute dei bambini di età superiore ai 5 anni.
Safe Kids Worldwide ha lanciato “Safe Roads|Safe kids” (strade sicure|bambini sicuri), una campagna per la sicurezza stradale mirata ai bambini, con l’obiettivo di ridurre i decessi prevenibili e le lesioni permanenti derivanti da incidenti stradali che coinvolgono i bambini, rendendo le strade di tutto il mondo più sicure per i bambini di oggi e per le generazioni future.
L’11 ed il 12 Dicembre 2014 “Safe Kids Worldwide” ha organizzato a Washington DC, con il patrocinio della NHTSA ( National Highway Traffic Safety Administration) del Centre Disease Control ( CDC) il “Summit Globale per la Sicurezza dei Bambini” raccogliendo per l’evento organizzazioni sulla sicurezza stradale, esperti e decisori da tutto il Mondo.
Secondo le mode del momento, il selfie e la petizione non potevano certo mancare. Ai partecipanti del Summit è stato chiesto di leggere e firmare la Child Declaration for Road Safety (Dichiarazione per la Sicurezza Stradale dei bambini), un testo che invita i responsabili politici in tutto il mondo ad agire contro i morti ed i feriti della strada. Questa dichiarazione è parte della campagna ufficiale per la terza Settimana Mondiale della Sicurezza Stradale delle Nazioni Unite (4-10 maggio 2015), indetta con la Risoluzione dell’ Assemblea Generale delle Nazioni Unite A/68/L40 e dedicata appunto ai bambini ed alle politiche di sicurezza stradale loro dedicate.
Sempre in occasione dell’evento citato il sig. David Ward, Segretario Generale dell’organizzazione che effettua prove d’urto sui veicoli (Global NCAP), ha detto qualcosa che è anche ben presente nella campagna di Autostradafacendo: “In caso di incidente a 50 km/h, un bambino senza cinture impatterà sul cruscotto con una violenza pari ad una caduta da un edificio di tre piani; aumentare l’uso dei sistemi di ritenuta per i bambini è una significativa sfida globale per la sicurezza stradale“.
In Italia, la protezione dei bambini è divenuta una priorità nazionale, grazie al piano nazionale per la sicurezza stradale, essendo peraltro un tema già ben presente anche nella comunicazione istituzionale del Ministero.
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