Cinture e telefono alla guida. Ecco i dati del Regno Unito
di Roberto Arditi – SINA
I Dipartimenti Inglese e Scozzese dei Trasporti hanno pubblicato un rapporto congiunto che ci permette di osservare, in presa diretta, il comportamento dei sudditi di sua Maestà: il 98.2% dei guidatori osservati indossava correttamente le cinture di sicurezza. La percentuale scende (al comunque ragguardevole) 96.7% se si osservano i passeggeri che stanno sul sedile anteriore e scende ancora al 90.6% dei passeggeri che stanno nel sedile posteriore.
Chapeau. Si tratta indubbiamente di un risultato notevole, anche meglio di quanto un nostro precedente articolo riportava in merito alle osservazioni delle Autorità svizzere (94% per i guidatori e 93% per i passeggeri).
E’ noto che i cittadini inglesi sono piuttosto inclini a seguire le regole del vivere comune: avete mai visto la fila per prendere l’autobus a Londra? Chi di noi non è rimasto ammirato nel vedere tutti, ma proprio tutti – magari anche personaggi singolari o apparentemente ribelli come i punk – fare diligentemente la coda? Ebbene è proprio nel rispetto di regole banali che poi si misura quello “spread” che leggiamo sulle tristi statistiche della strada (e che poi si riverbera anche in altre statistiche, tra cui proprio quelle economiche).
L’Italia ha una eccellente prestazione di sicurezza stradale, se la guardiamo a livello planetario, ma abbiamo molta … molta strada ancora da fare per raggiungere alcune eccellenze del vecchio continente, tra cui proprio questo dato del Regno Unito. Infatti, l’uso delle cinture di sicurezza era stato oggetto di dibattito nel corso del XXVII Convegno Nazionale Stradale (organizzato da AIPCR/PIARC). I dati emersi in Italia erano molto meno incoraggianti di quelli inglesi e svizzeri visto che era emerso che, due anni fa, il 40% degli italiani (ed il 60% al sud) non usavano le cinture. Il dato dei sedili posteriori … non lo cito, ma potete leggere l’articolo dedicato a questo tema.
A livello nazionale quindi, l’uso delle cinture di sicurezza (anteriori e posteriori) è chiaramente una priorità se si vogliono mitigare le conseguenze degli incidenti e ridurre il numero di morti e feriti su strada. Su questo tema, abbiamo osservato con piacere che la Polizia Stradale ha intensificato i controlli, come è possibile vedere seguendo questo, questo, questo o questo collegamento. Speriamo che questa azione abbia continuità, venga sposata anche dalle Polizie locali e possa contribuire alla crescita della nostra cultura della sicurezza.
L’uso del cellulare alla guida invece, è invece un problema che neanche gli inglesi riescono a contenere. Mi sembra infatti che il fatto che l’ 1.6% dei guidatori della Gran Bretagna avesse il cellulare in mano mentre impegnato alla guida (dato peraltro peggiorato rispetto all’1,5 % del precedente anno) sia un preciso indicatore che è un comportamento piuttosto accettato e diffuso, considerando che si tratta di un campionamento e che i guidatori (spero) non telefonano per il 100% del tempo che sono in auto. Inoltre si può osservare dallo stesso rapporto inglese che, in assenza di regolamentazione (nel 2002) i guidatori con telefono al volante risultavano l’ 1,8% (poi diminuiti fino all’ 1,1% nel 2008 con l’inasprimento delle sanzioni).
Seguendo questo collegamento (in lingua inglese).
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