Presentato il Barometro europeo della guida responsabile
di Isabelle Escapin – VINCI Autoroutes
La Fondazione francese VINCI Autoroutes per una guida responsabile ha divulgato l’edizione 2015 del “Barometro europeo della guida responsabile”, costruito tramite questionari online elaborati nel gennaio 2015. Con un campione di 10.047 conducenti intervistati, vengono rappresentate le opinioni dei guidatori in: Francia, Italia, Gran Bretagna, Germania , Spagna, Svezia, Belgio, Grecia, Polonia, Paesi Bassi (gli ultimi tre Paesi sono una novità, non essendo parte dell’edizione 2014).
Dalle interviste condotte nell’ambito dello studio, sono emersi diversi risultati interessanti su quello che pensano i conducenti europei sulla sicurezza stradale. Innanzitutto, è interessante notare, che per il 55% degli intervistati il numero di morti può ancora diminuire in modo significativo nei prossimi anni e che si è sulla buona strada.
Secondo lo studio il 27% degli italiani ritengono che si possa guidare anche se si è stanchi. Un risultato un po’ inferiore alla media europea. La maggioranza è anche convinta, a torto, che si possa lottare contro il sonno parlando con un passeggero (81%), ascoltando la radio (56%) o guidando col finestrino aperto (50%). D’altronde, più di un quarto dei conducenti italiani (28%) hanno già avuto l’impressione di essersi assopiti al volante per qualche secondo.
Sui percorsi lunghi, gli italiani dichiarano di fare una sosta dopo 3h18 di guida in media, una durata ben superiore alle due ore al massimo raccomandate dalla Fondazione aziendale VINCI Autoroutes per una guida responsabile.
Se non altro, il 67% dei conducenti italiani, a fronte del 57% degli europei, dichiara di fermarsi per fare un sonnellino durante i viaggi lunghi, situandosi così, dopo i belgi (83%) ed ex aequo con i francesi, fra i campioni europei di questa buona pratica. Sono anche il 66% ad alternarsi alla guida durante il percorso (a fronte del 70% a livello europeo).
Particolarmente interessante è percezione delle cause principali degli incidenti mortali, il fattore di rischio più significativo secondo i conducenti intervistati a livello europeo è risultato essere la guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto degli stupefacenti (62% delle risposte). Per quanto poi riguarda nello specifico l’autostrada, le cause di mortalità principali secondo gli intervistati in tutta Europa sono: la velocità eccessiva (42% delle risposte) e la sonnolenza al volante (40% delle risposte).
Inoltre, dall’indagine emerge chiaramente che, secondo gli intervistati i comportamenti pericolosi al volante sono in aumento e l’inciviltà al volante è una pratica comune in tutta Europa.
Oltre a mostrare i dati complessivi delle inchieste condotte, lo studio mostra anche i vari dati scomposti per ogni singolo Paese coinvolto nei sondaggi. Per leggere la versione italiana del Barometro e vedere tutti i risultati emersi puoi seguire questo collegamento.
Per quanto concerne nello specifico il nostro Paese, lo studio mostra come le risposte fornite dagli intervistati italiani siano in linea con quelli degli altri conducenti europei. In Italia i rischi alla guida sono dunque ben conosciuti ma, anche in Italia, le scelte dei singoli conducenti su strada non sono sempre coerenti, visto che tanti sono i comportamenti pericolosi accettati.
Leggi qui il comunicato stampa (in francese).
l’associazione francese ASFA ha fatto uno studio sulla sonnolenza al volante, le cui conclusioni sono disponibili anche nei seguenti articoli:
– Sonnolenza al volante: una delle principali cause d’incidenti da combattere
– Sonnolenza al volante: varie origini
– Sonnolenza al volante: conseguenze mortali
– Sonnolenza al volante: la portata del fenomeno
– Sonnolenza al volante: metodi per combattere il fenomeno
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