Stendhal aveva visto un piccolo re a Torino, invece io ci ho incontrato l’utente della strada
di Gabriella Tirello - Autostrada Torino-Savona
L’esperienza, al tempo stesso giocosa e impegnativa, del 8/9 maggio 2015 mi ha fatto riflettere sul ruolo che ogni professionalità e ogni persona può avere sulla sicurezza stradale.
Condividere le mie considerazioni è un modo per ringraziare per l’occasione di arricchimento che mi è stata data.
Abbiamo trascorso – con il ruolo di professionisti – due giornate con ”l’Utente” della strada per educare, insegnare i comportamenti “giusti” e gli ”errori da non fare”.
Il primo pensiero è “quanti tipi di utenti!”: Piccoli, giovani, anziani, professionisti, esperti, competenti, ma anche inesperti, insicuri, impreparati, neopatentati.
I personaggi di Autostradafacendo credo di averli incontrati tutti:
Alberto Risoluto (Vigile del Fuoco); Carletto Azzarda (Giovane Spericolato); Claudia Semprepronta (Medico di Emergenza); Cristina Sveglia (Intelligente e Prudente); Edoardo Svelto (Ausiliario della Viabilità); Emanuele Giusto (Poliziotto della Stradale); Ester Sciantosi (non ha la patente fa parte dell’utenza debole); Federico Prudente Pio (Professionista Camionista); Mario Nero (Progettista un po’ rabbioso!);
Ai più piccoli – come a Pierina Azzarda (bimba vivacissima … soprattutto in macchina!) – abbiamo insegnato o ricordato le elementari regole per stare in strada, a piedi o in bicicletta, o in macchina con mamma e papà. Ai più grandi, ad esempio con Fabrizio Sotuttoio (un po’ borioso), abbiamo cercato un dialogo in modo da diventare un utente consapevole delle varie trappole che la strada , i veicoli, (vero Roberto Azzarda?? Ingegnere distratto e fanfarone!), i limiti fisici… beh Geremia Azzarda (Nonno patentato!)!!! e psicologici (non parliamone!! Teresa Tormenta (insegnate ansiosa e aggressiva alla guida), dell’uomo possono mettere sul nostro cammino quando meno ce lo aspettiamo.
Abbiamo cercato di mostrare, con il consueto garbo, ma con fermezza, le conseguenze disastrose di molti comportamenti agiti quotidianamente da molti.
Sono anche state messe in chiaro anche le sanzioni conseguenti a determinate condotte.
Tutto ciò non al fine di spaventare, ma per salvare vite umane e, tutto sommato, per cercare di migliorare la qualità della vita delle persone.
A ognuno è stata data la possibilità di riflettere su qualcosa e – si sa – la consapevolezza migliora gli utenti e promuove una migliore tutela dell’incolumità personale.
A noi – professionisti del settore – è stata data l’opportunità di conoscere meglio l’utente della strada, la persona che, quotidianamente, siamo impegnati a cercare di proteggere.
Ad un primo avvicinarsi timido e curioso è seguito un fiume vivace di grandi e piccoli utenti interessati alle attività che abbiamo svolto, bambini e insegnanti che coloravano, papà che gareggiavano al gioco di Autostradopoli, mamme che ritagliavano e incollavano, scolaresche che a mille voci rispondevano al gioco della ruota.. e che dire delle facce stupefatte dei giovani spavaldi, di fronte alla realtà di certe scene di incidente … che sembravano prese da un film?
Abbiamo condiviso l’entusiasmo, e la fatica con persone che, come noi, hanno cercato di trasmettere la “saggezza” di chi – purtroppo – conosce le conseguenze di un comportamento superficiale sulla strada.
Non sempre l’impegno profuso viene promosso. In questo caso, noi abbiamo invece avuto soddisfazione: abbiamo trovato validi collaboratori e valenti portavoce. Spesso le persone con cui avevamo parlato sono tornate per avere ulteriori indicazioni e materiale da diffondere: le maestre, che si sono fatte nostre portavoce nelle classi non intervenute alla manifestazione; i nonni che richiedevano materiale per “far vedere i rischi che si corrono a mio nipotino … che non vuole allacciare le cinture di sicurezza”. Nelle classi dei giovani, che nelle discussioni e nelle richieste di chiarimento, hanno manifestato una partecipazione, non solo emotiva, ma probabilmente un coinvolgimento profondo.
Alla fine dell’incontro tutti avevano imparato qualcosa: loro da noi, e noi di loro.
Allora … arrivederci tutti al prossimo incontro e … passa parola! Mettiti alla guida della tua vita: scegli un comportamento responsabile.
Cliccando sul collegamento sottostante è possibile trovare alcune foto dell’evento.
Seguendo invece questo collegamento puoi leggere un articolo sulle stesse giornate torinesi, articolo scritto dai colleghi della Regione Piemonte.
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