Nazioni Unite: parte una nuova politica verso la sicurezza stradale e la sostenibilità
di Luciana Iorio - Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti
Le fatalità su strada ed il numero di feriti gravi con lesioni permanenti continuano a riempire le cronache nel mondo intero. L’esigenza di una mobilità sicura e capace di generare crescita e progresso è stata ribadita ai più alti livelli delle Nazioni Unite attraverso due avvenimenti simbolici.
Lo scorso luglio i negoziati per la definizione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals) si sono conclusi, e il documento programmatico degli obiettivi programmatici dei prossimi anni è stato adottato a fine Settembre nella Assemblea Generale delle Nazioni Unite da Capi di Stato e di Governo. Per la prima volta, in un documento strategico dedicato alle politiche di sviluppo, i temi della sicurezza stradale, di una mobilità sicura ed affidabile, della vivibilità delle aree urbane e della protezione degli utenti vulnerabili sono stati inseriti tra gli obiettivi la cui realizzazione sarà indice di crescita e progresso (vedi Obiettivi 3 ed 11 – testo in inglese).
E’ un chiaro segno dell’interesse a responsabilizzare i più alti vertici delle Nazioni presenti a New York nell’attuazione di azioni e progetti a livello nazionale e operativamente anche a livello internazionale per rendere visibili e tangibili i risultati e l’impegno di governo nelle politiche per promuovere la Sicurezza Stradale come mezzo per la crescita sociale, economica e civile della collettività attraverso una mobilità che crea opportunità e non distrugge potenzialità come accade con le stragi su strada.
A ribadire questo impegno, determinante per le Nazioni Unite, è stata anche la nomina da parte del Segretario Generale dell’ONU, Ban Ki-Moon, di un inviato speciale per la Sicurezza Stradale (UN Special Envoy for Road Safety), individuato nella persona di Jean Todt, noto al grande pubblico nazionale per il suo ruolo di ex-direttore della scuderia Ferrari. La conoscenza e l’esperienza del mondo della tecnologia applicata ai veicoli e il ruolo ricoperto a livello mondiale come figura di spicco nel campo dell’automobilismo sportivo, ne fanno un testimone privilegiato di quanto può essere importante muoversi su strada seguendo le regole, rispettando i codici di condotta e di guida, muovendosi responsabilmente su strada nel rispetto degli altri.
Jean Todt, come inviato speciale delle Nazioni Unite, ha il compito di promuovere a livello mondiale gli intenti delle Nazioni Unite, così come descritti, sottolineando anche come sia importante agire nell’ambito delle Convenzioni di Ginevra e degli strumenti normativi regolati in sede UNECE.
Il giorno 5 Ottobre 2015, a Ginevra, Jean Todt ha informato gli Stati Membri (attraverso il comitato WP1 – UNECE Road Safety Forum), delle strategie che intende adottare per lo sviluppo del proprio mandato, partecipando poi alle discussioni di rilievo globale che facevano parte dell’agenda programmata.
Per ulteriori informazioni, rimandiamo alle fonti ufficiali:
– Sustainable Development Goals
– UN Special Envoy for Road Safety
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