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Nazioni Unite – 11 obiettivi per la sicurezza stradale – Obiettivo nr. 1: la volontà dei Governi

di Roberto Arditi - SINA

In vista del 2° Summit globale sulla sicurezza stradale, l’Organizzazione delle Nazioni Unite ha pubblicato un rapporto sulle attività per la sicurezza stradale correlate ai regolamenti ECE. Il documento intitolato “Insieme con UNECE sulla strada della sicurezza” dà conto dello stato di attuazione degli undici obiettivi strategici che l’ONU sta perseguendo in materia di sicurezza stradale.
Nel seguito, puoi leggere un cenno all’obiettivo globale che Autostradafacendo evidenzia questo mese. Alla fine del presente testo troverai i collegamenti per accedere ai precedenti articoli sul tema.

 

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La volontà politica può migliorare gli standard di sicurezza stradale attraverso la definizione di programmi ed iniziative che riconoscono il valore di ogni vita salvata ed i vantaggi di scala per le azioni di questo tipo. La mancanza di volontà politica significa un numero limitato di strategie nazionali e nessuno sforzo dedicato alla sicurezza stradale. La volontà politica è difficile da mobilitare perché i budget sono limitati e gli orizzonti temporali su cui si articola l’azione politica odierna sono brevi – quanto basta per tappare i buchi e placare in questo modo il pubblico degli elettori. Per affrontare il fattore tempo, il piano ONU osserva giudiziosamente che “un decennio sarebbe un lasso di tempo adeguato per agire e incoraggiare gli impegni politici di risorse a livello mondiale e nazionale”. In questo modo i Paesi a basso, medio ed alto reddito potrebbero soddisfare in questo modo le proprie esigenze specifiche in materia di sicurezza.

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Tra i molti contenuti, il rapporto dell’ONU richiama le attività di Autostradafacendo come buone pratiche per la promozione della sicurezza stradale. Ci sono infatti riferimenti alle interviste su QN-Il Giorno (pag. 12 del rapporto) ed ai segnalibri distribuiti ai caselli delle autostrade SIAS (pag. 36), oltre che alla “roadmap” sui sistemi intelligenti di trasporto“, cui anche il gruppo ASTM-SIAS ha dato un contributo scientifico.

Precedenti articoli sul tema:
Il rapporto delle Nazioni Unite in vista del summit di Brasilia

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