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Unione Europea: mai registrata una incidentalità così bassa
di Francesco Magagnoli – SINA
Il 19 marzo 2013, da Bruxelles, è arrivata una buona notizia, che ci incoraggia a continuare sulla strada della prevenzione degli incidenti stradali. La notizia è che le vittime della strada nell’UE sono diminuite del 9% nel 2012. In base ai nuovi dati pubblicati oggi dalla Commissione europea, nel 2012 si è registrato il minor numero di vittime della strada nei paesi dell’UE da quando è iniziata la raccolta sistematica dei dati. Il calo del 2012 (-9%) è sensibile e molto incoraggiante, soprattutto se paragonato al dato, piuttosto deludente, del 2011. Infatti due anni fa il calo dell’incidentalità era stato solo del 2%. Per dovere di cronaca è tuttavia doveroso ricordare che, guardando le statistiche dei singoli Paesi, si notano differenze anche marcate sulla diminuzione del numero dei sinistri.
Invece in termini di valori assoluti, tra gli Stati Membri più virtuosi troviamo: il Regno Unito, la Svezia, i Paesi Bassi e la Danimarca, con circa 30 decessi per milione di abitanti. Il Programma europeo di azione per la sicurezza stradale 2013-2020 vuole incoraggiare l’impegno per ridurre i sinistri stradali intrapreso dai singoli Stati membri e testimoniato dalla cifre relative al 2012. Per questa ragione il Piano prevedere misure per apportare miglioramenti per quanto concerne i veicoli, le infrastrutture e il comportamento degli utenti della strada. Sul piano concreto, le principali iniziative riguardano: – una nuova patente di guida dell’UE a partire dal gennaio 2013, con norme più restrittive per la guida dei motocicli più potenti da parte dei giovani; – piani di attuazione nazionali, da parte dagli Stati membri, per offrire numerose buone pratiche sul tema; – norme transfrontaliere per contrastare le violazioni del codice della strada commesse all’estero (guida in stato di ebbrezza, superamento dei limiti di velocità, ecc.) in vigore dal novembre 2012. Non si può infine non osservare che la crisi economica avendo colpito in modo cospicuo lo spazio comune europeo, ha anche influito negativamente sulla mobilità, avendo certamente spiacevoli impatti sull’economia, ma contribuendo invece alla riduzione degli incidenti stradali. In ogni modo, come ha dichiarato Il Vice-Presidente della Commissione Europea e Commissario ai Trasporti, Siim Kallas, le vittime della strada rappresentano solo la punta dell’iceberg, visto che bisogna considerare anche i numerosi feriti che, purtroppo, ogni anno riportano lesioni anche molto gravi, come alla spina dorsale ed al cervello. Inoltre, sebbene il numero delle vittime della strada sia diminuito del 43% nell’ultimo decennio, il numero di feriti gravi è diminuito solo del 36%. La Commissione ha quindi deciso di mettere in atto una strategia a tappe relativa alle lesioni gravi. Per leggere nel dettaglio la comunicazione della Commissione europea su queste tematiche puoi seguire questo collegamento.
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