Chi non indossa le cinture rischia di perdere il risarcimento
di Autostradafacendo - SIAS
La cintura di sicurezza è un dispositivo che può salvare la vita e costituisce un obbligo di legge, oltre che un principio elementare di autotutela. Ma, dal punto di vista della responsabilità civile, cosa succede se non la si indossa e si resta coinvolti in un incidente? Si ha diritto al risarcimento del danno?
Si sta consolidando la giurisprudenza secondo cui chi non allaccia la cintura è corresponsabile del danno. Con la sentenza numero 126/2016, depositata dalla terza sezione civile della Corte di Cassazione in data 8 gennaio, i giudici hanno, infatti, confermato il concorso di colpa del 30% in capo a una donna, vittima di un incidente stradale in qualità di trasportata, riconosciuto proprio perché questa non indossava le cinture di sicurezza.
In caso di sinistro stradale, il risarcimento nei confronti del terzo trasportato che non riesca a dimostrare di aver indossato la cintura di sicurezza sarà quindi ridotto, pur in presenza di responsabilità della controparte. Ciò è quanto ha chiarito la Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 126/2016, precisando che scatta il concorso di colpa nei confronti del passeggero che, trasportato in una macchina, non indossa le cinture di sicurezza al momento dell’incidente.
Se dalla dinamica del sinistro e dalla quantificazione dei danni riportati, l’assicurazione o il giudice riescono a desumere che la vittima non indossava le cinture di sicurezza nel momento in cui si è verificato lo scontro tra i veicoli, il risarcimento del danno viene ridotto in misura percentuale. La dinamica del sinistro viene ricostruita a posteriori tramite i periti, che sono in grado di definire, sulla base delle lesioni riportate dal passeggero, se quest’ultimo avesse indossato o meno la cintura di sicurezza.
Tra i precedenti la Corte di Cassazione, con la sentenza n.7777/2014, aveva stabilito che il diritto al risarcimento danni non può essere negato per il semplice rilievo che l’infortunato, al momento dell’impatto, non indossasse la cintura ma – ed è questo il punto – il danneggiante/debitore potrebbe rifiutare in tutto o in parte di pagare il risarcimento per quel danno che poteva essere evitato con l’utilizzo della cintura.
In sostanza il giudice deve stabilire se e in che misura la mancata ottemperanza dell’obbligo di allacciare la cintura abbia contribuito sul danno alla persona. Si tratta quindi di valutare l’incidenza del fatto colposo del danneggiato nella produzione dell’evento dannoso a norma dell’articolo 1227 del codice civile.
Per quanto riguarda l’onere della prova, secondo la Corte è il danneggiante a dover dimostrare che il danneggiato avrebbe potuto evitare i danni di cui chiede il risarcimento usando l’ordinaria diligenza.
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