Cinture: il Paese “non sceglie” la sicurezza stradale
di Assunta De Pascalis - SINA
Ottava uscita della piccola rubrica che confronta i dati che stanno alla base della sicurezza stradale. In questa uscita vengono analizzati i nuovi rilievi MIT-ISS con i dati del Nord, Centro e Sud Italia riguardo all’uso delle cinture di sicurezza. Nel 2003, anno in cui è entrata in vigore la patente a punti, la percentuale d’uso delle cinture di sicurezza ha subito un rilevante aumento per rimanere pressoché invariato nel decennio successivo nel Nord Italia e con una leggera variazione nell’ordine del 5% nel Centro Italia. Il Sud Italia invece ha registrato un preoccupante calo nell’uso delle cinture passando dal 53% del periodo 2003-2005 al 33% rilevato nel 2015. In questa parte del Paese, l’uso dei dispositivi di protezione è dunque diminuito del 20% nel giro di 12 anni.
Parlando dell’uso delle cinture non si può non parlare di quelle posteriori dove il dato è ancora più allarmante in quanto il suo uso si attesta attorno al 15%. Eppure la cintura di sicurezza in caso di incidente è uno dei più importanti dispositivi di protezione per conducente e passeggeri ma nonostante l’obbligatorietà sia sui sedili anteriori che posteriori il suo uso in Italia nel 2015 si attesta intorno al 65%. Una percentuale che non ci pone certo ai livelli dei più importanti paesi europei, come abbiamo potuto scrivere in alcune uscite precedenti di questa rubrica.
Il gruppo SIAS, impegnato da anni nella diffusione della sicurezza stradale, ha come destinatario preferenziale i giovani, a partire dai più piccoli fino alla fascia adolescenziale che è sicuramente quella più difficile da raggiungere. A questo scopo si sono tradotti i personaggi che animano la campagna dall’inizio del progetto trasformandoli da eroi a “supereroi della sicurezza stradale” e li si è fatti debuttare in occasione del calendario 2016. Qui l’articolo di presentazione del progetto.
In questa pagina è riportato l’articolo del direttore editoriale di LeStrade con cui viene presentata l’iniziativa. Seguendo questo collegamento alla Rubrica Lo Spread, è possibile scaricare i pdf pubblicati a partire dal mese di settembre 2015 sull’argomento. Seguendo invece questo collegamento puoi invece leggere l’editoriale per il numero di marzo 2015 di LeStrade, articolo che ha dato lo spunto iniziale.
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