Grahm, l’unico uomo in grado di sopravvivere agli incidenti stradali
di Assunta De Pascalis - SINA
Si chiama Graham e riproduce un’evoluzione del corpo umano che consentirebbe all’uomo di sopravvivere illesi a un incidente automobilistico. A realizzarlo è stato un progetto della Transport Accident Commission australiana che ha raccolto un team di esperti, periti e medici i quali insieme alla scultrice Patricia Piccini hanno dato vita a Graham: un modello tridimensionale interattivo del primo uomo in grado di superare incolume un grave incidente stradale.
Il progetto è parte di una nuova campagna di prevenzione organizzata dalla Transport Accident Commission (o Tac) che ha voluto dare visibilità ai rischi che corre il nostro corpo quando viene coinvolto in uno scontro tra veicoli.
“Le macchine negli ultimi anni si sono evolute molto più velocemente degli esseri umani – rileva Joe Calafiore, direttore esecutivo del Tac – e Graham ci aiuta a capire perché c’è bisogno di migliorare ogni aspetto del nostro sistema stradale per proteggerci dai nostri stessi errori”.
Per questo progetto il team di esperti si è concentrato sulle otto aree che dovrebbero evolversi per tenerci al sicuro in caso d’incidente automobilistico: cervello, cranio, faccia, gabbia toracica, pelle, ginocchia e gambe.
Il teschio di Graham, per esempio, è più grande e ripieno di molto più fluido cerebrospinale del nostro, per impedire che il cervello venga disfatto da un urto. Il collo, che non ha abbastanza forza per fermare la testa dal sobbalzo in caso di incidente, è stato tolto estendendo le costole verso il cranio. Questo sacrifica la mobilità di Grahm ma certo lo salva da gravi lesioni, causa di paraplegia o tetraplegia. Le sue costole sono separate da sacche che in caso di incidente funzionano come tanti piccoli airbag. Le articolazioni delle ginocchia sono state arricchite di tendini per dare maggiore flessibilità e garantire così grandi capacità di salto e di movimento in tutte le direzioni.
Il risultato, va detto, non è esteticamente gradevole ma il team di lavoro assicura che Graham ha tutto quel che serve per resistere ai pericoli di un incidente.
Al nostro attuale livello evolutivo, ricordano però dal Tac, in caso di incidente grave l’essere umano non ha chance. Non resta quindi che puntare sulla prevenzione: strade più sicure e una guida attenta.
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