Autostrade. La responsabilità sociale del gruppo SIAS fa perno sulla sicurezza stradale
di Autostradafacendo – SIAS
Autostrade e sicurezza, un binomio irrinunciabile per una società come SIAS che lavora nella gestione delle autostrade e nelle infrastrutture. Ed è proprio sulla sicurezza che la società controllata dal Gruppo Gavio ha deciso di puntare per attuare la Corporate Social Responsibility (CSR) e redigere il Sustainability Report (Report Sostenbilità).
SIAS è alla sua prima esperienza nel campo. Il primo bilancio di sostenibilità è stato approvato a marzo di quest’anno dal CdA ed è riferito all’anno 2016. I driver del piano poggiano su territorio ed ambiente, innovazione, salute e sicurezza sui luoghi di lavoro e, soprattutto, sulla sicurezza stradale per cui SIAS può vantare una riduzione degli incidenti mortali di quasi il 40% nel 2016.
Oltre a questo il Gruppo SIAS ha raggiunto ottimi risultati anche sugli aspetti relativi all’ambiente, con ben il 42% di rifiuti riciclati sui 90 chilometri di barriere anti rumore predisposte, per non tralasciare la politica del lavoro con il 94,5% dei suoi 2.404 dipendenti con contratto a tempo indeterminato.
Il Responsabile della comunicazione del Gruppo Gavio, Giovanni Frante alla presentazione della relazione “sostenibilità sommersa” di Codacons e Comitas ha parlato dei principali obiettivi del gruppo in tema di sostenibilità. Il dr. Frante ha spiegato che il gruppo è alla sua prima esperienza in tema di bilancio di sostenibilità e che la propria politica è quella di migliorare i rapporti con tutti gli stakeholders e focalizzare la propria attenzione sui temi della sicurezza sulle autostrade: “in questo senso vogliamo incrementare sempre più le nostre politiche; il Gruppo SIAS redige in particolare una campagna di sensibilizzazione sulla sicurezza autostradale, che è visibile sul sito Autostradafacendo.it“, ha spiegato il manager di Gavio, che controlla SIAS con una quota del 70% (la quota residua è il flottante sul mercato di Piazza Affari). Frante ha sottolineato che “il sito è diventato una sorta di riferimento generale tanto che addirittura l’ONU ed altre autorevoli organizzazioni di settore vi hanno fatto riferimento. In particolare produciamo materiale sui comportamenti sostenibili dei nostri utenti della strada. (…) perché crediamo che noi dobbiamo migliorare la nostra performance e coinvolgere i nostri utenti” ha concluso.
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