La sicurezza delle strade intelligenti
di Sabrina Caiani - SINA
Connected And Automated Driving è il titolo del Convegno internazionale organizzato da ANAS ed AIPCR sul tema delle smart roads venerdì 13 ottobre all’Hotel Quirinale di Roma.
Ha aperto i lavori Gianni Vittorio Armani, presidente di ANAS, l’Ente nazionale italiano per le strade. Il commissario europeo ai Trasporti, Violeta Bulc, ha proposto un videomessaggio con cui ha illustrato l’importanza che la Commissione Europea riserva al tema dei veicoli connessi ed autonomi, quale premessa per una mobilità sicura e sostenibile.
L’incontro era diviso in quattro sessioni: strade intelligenti, vetture intelligenti, sicurezza intelligente e trasporti intelligenti, con il dibattito – coordinato da Domenico Crocco ed Emanuela Poli – che si è articolato sui seguenti temi:
– Quando vedremo circolare su strada auto completamente autonome dal guidatore?
– Quali caratteristiche dovranno avere le strade per ospitarle adeguatamente?
– Come sarà regolata dalle autorità la guida connessa ed automatica?
– Quali benefici vi saranno per la sicurezza stradale e per il trasporto merci?
Secondo il direttore generale Mario Nobile, il tema delle strade intelligenti è all’attenzione del Ministero italiano delle infrastrutture e dei trasporti. Infatti la trasformazione digitale delle infrastrutture rappresenta la possibilità di:
– migliorare la qualità, la sicurezza e l’utilizzo delle strade
– creare strumenti per generare dati e servizi che agevolino la mobilità di persone e merci
– facilitare e semplificare il trasporto.
Armani ha illustrato il progetto Anas sulle smart roads, progetto che dovrebbe essere pienamente operativo nel giro di 4 anni: già nel 2018, 100 chilometri di autostrade saranno completamente abilitati alla connessione tra veicolo e strada. ANAS prevede un investimento di 160 milioni in 3 anni, che punta alla copertura di tutti i 3 mila chilometri sull’asse Palermo-Mestre.
Roberto Arditi, presidente del comitato internazionale su politiche e programmi per la sicurezza stradale dell’Associazione Mondiale della Strada, nel proprio intervento ha parlato della sicurezza stradale legata alle nuove tecnologie e, nel suo ruolo di project manager dell’European ITS Platform, ha spiegato che gli esperti della piattaforma europea (EU EIP) sono attivi con specifiche attività sia in vista dei veicoli connessi che dei veicoli autonomi (in particolare nella definizione delle caratteristiche che dovranno avere le strade per ospitare adeguatamente veicoli connessi ed autonomi). La sicurezza stradale è un grande successo dei Paesi europei che, nel loro complesso, guidano il miglioramento mondiale. Tuttavia 25.500 morti rappresentano ancora un dramma umano ed un costo sociale insopportabili. Veicoli connessi ed autonomi assistono e correggono il fattore umano che è valutato incidere per ben oltre il 90% degli incidenti. Questo è il serbatoio di sicurezza cui possiamo attingere e gli studi di settore ci dicono che i sistemi in commercio – già dai prossimi 5 anni – potranno permettere un miglioramento del 50%.
Approfondimenti
Isoradio ha dato ampio rilievo all’evento, anche pubblicando l’articolo Guida connessa e automatica. Anche l’intervento di Arditi è stato ripreso dalla RAI, che ha pubblicato un articolo dal titolo “Ridurre del 50% gli incidenti stradali” a firma di Alberto Perotti.
L’evento ha avuto riscontri anche sulla carta stampata. Ad esempio “La Gazzetta del Mezzogiorno” ha pubblicato l’articolo dal titolo Entro il 2019 i veicoli interagiranno sulle strade.
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