Attimi di tensione in autostrada
di Mario Bruni - SINA
Tardo pomeriggio di domenica 30 giugno 2019, rientro a Milano dopo una visita di cortesia ai parenti veronesi di mia moglie. L’A4 è il solito inferno dantesco, il traffico è irregolare e veloce. Nella massa di automobilisti disciplinati, si fanno notare i comportamenti poco virtuosi. Qualcuno si accoda a distanza centimetrica alla colonna di auto che lo precede, altri viaggiano placidamente a 90 km/h sulla corsia centrale anche se non c’è nessuno da superare, visto che anche i pochi mezzi pesanti in viaggio corrono più veloci. A un certo punto il flusso delle auto rallenta e la colonna si muove lentamente, a singhiozzo. Il motivo sembra una prevedibile conseguenza dei comportamenti di cui sopra: un tamponamento sulla corsia di sorpasso. Questa volta è andata bene, solo danni alle auto. La lezione però non sembra essere stata recepita da alcuni automobilisti, che continuano a sfidare sarcastici le regole del buonsenso e le scritte sui PMV che invitano a tenere la distanza di sicurezza e ad occupare la corsia libera più a destra.
Superata la coda, il traffico riprende più veloce di prima, dimostrazione pratica della veridicità delle teorie in materia: un minor numero di auto in transito consente un flusso meno perturbato e quindi più veloce.
In avvicinamento al lago di Garda il traffico aumenta nuovamente, mi concentro sulla strada, mentre mia moglie sembra essere sul punto di assopirsi – lo capisco perché mi chiede se sono vigile – quando l’auto, con un suadente messaggio vocale e un triangolo di pericolo sul cruscotto, richiama la nostra attenzione: tra Ospitaletto e Brescia ovest un veicolo si è immesso in autostrada contromano e si sta dirigendo verso di noi. Le nostre sensazioni oscillano tra panico e incredulità. Sembra inimmaginabile che sia possibile percorrere anche solo un metro in senso contrario rispetto alla marea di auto che sta viaggiando nella nostra direzione. Nondimeno, rallento per aumentare la distanza dal veicolo che mi precede; nel frattempo mi sintonizzo su Isoradio, canale di utilità memorizzato nell’autoradio, da anni sempre allo stesso numero 4, per avere conferma della notizia e aggiornamenti. Mia moglie, riscossasi dal torpore e comprensibilmente agitata, mi chiede cosa penso di fare. Faccio il conto degli svincoli tra noi e Brescia ovest, se non ci sono aggiornamenti usciremo dall’autostrada per poi rientrare una volta che il pericolo sia passato. Pochi istanti, il brano musicale termina e l’annunciatrice alla radio risolleva il nostro umore e risolve il busillis: il veicolo che procedeva contromano verso di noi è stato intercettato.
Rifletto sui progressi della sicurezza stradale negli ultimi anni e su come gli investimenti effettuati ed il prezioso lavoro di tanti colleghi consentano oggi di viaggiare con maggiore consapevolezza, costantemente aggiornati sulle situazioni di potenziale pericolo o anche solo di intralcio nei nostri spostamenti in autostrada. In questi anni, anche il mio stile di guida è cambiato: più attento al rispetto delle regole e tranquillo. Che stia invecchiando? Non scherziamo, ho solo metabolizzato le vignette della sicurezza stradale di Autostradafacendo.
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