La nuova patente europea a formato unificato
di Emanuela Stocchi - AISCAT
Il 2013 è stato proclamato dalla Commissione europea l’anno europeo della cittadinanza attiva, a ricordo del ventesimo anniversario dell’introduzione della cittadinanza dell’Unione europea nel trattato di Maastricht. Ricorderemo tuttavia il corrente anno anche per l’introduzione, operativa sin dallo scorso 19 gennaio, della patente di guida europea: tutte le nuove patenti di guida rilasciate nel territorio della UE saranno infatti obbligatoriamente emesse con un formato uniforme plastificato e sostituiranno progressivamente gli oltre cento modelli di patente utilizzati nei vari Stati membri dell’Unione europea. E’ entrata infatti in vigore, a partire dal 19 gennaio 2013, la Direttiva 2006/126 sulle patenti di guida, che gli Stati membri avrebbero dovuto recepire entro il 19 gennaio del 2011 e che fa parte di un più ampio pacchetto di misure legislative adottato dalla Commissione nel 2006 con lo scopo di garantire la libertà di circolazione dei cittadini, migliorare la sicurezza stradale e soprattutto contrastare il fenomeno delle frodi, essendo le patenti cartacee, tuttora in circolazione in taluni Stati membri UE, più facilmente modificabili ed aperte alla falsificazione e contraffazione dei dati. Il nuovo formato plastificato divenuto pienamente obbligatorio, oltre a riportare una fotografia chiara e riconoscibile del detentore della patente di guida, contiene anche dei criteri di identificazione della categoria di patente e di ulteriori informazioni in merito al conducente, che sono stati standardizzati e resi uniformi per tutti i paesi, in modo che i controlli da parte delle autorità di Polizia vengano svolti più agevolmente.
Quanto alle patenti di guida attualmente in circolazione, è stato stabilito di sostituirle obbligatoriamente con il nuovo formato al momento del rinnovo e, in ogni caso, entro il 2033; inoltre, gli Stati membri avranno comunque la possibilità di raffigurare simboli nazionali relativi al proprio paese sulle patenti di guida, purché i caratteri fondamentali del formato europeo standardizzato non vengano alterati. Si è detto che uno degli obiettivi perseguiti dalla Direttiva 2006/126 è la lotta alla frode ed alla contraffazione delle patenti di guida: ciò è stato reso possibile grazie alla creazione di un sistema elettronico europeo di scambio dati, in modo che le informazioni tra le varie amministrazioni nazionali preposte al controllo ed alla verifica delle patenti di guida possano essere svolte con maggiore facilità e rapidità. Questo consentirà innanzitutto di semplificare le procedure di gestione delle patenti di guida per coloro che trasferiscono la propria residenza da uno Stato membro ad un altro ed agevolerà i controlli per evitare, come invece è avvenuto in alcuni paesi, che venga rilasciata la patente di guida ad una persona la cui patente sia stata ritirata oppure sospesa nel territorio di un altro Stato membro. La nuova normativa entrata da poco in vigore prevede inoltre delle disposizioni in merito ai tempi di rinnovo delle patenti di guida: per gli automobilisti ed i motociclisti il rinnovo è previsto ogni 10/15 anni a seconda dello Stato membro, mentre per quel che riguarda i conducenti di mezzi pesanti e di autobus. Il rinnovo è stato fissato ogni cinque anni, previo superamento di una visita medica. Anche l’aspetto relativo ai limiti di età viene modificato con l’entrata in vigore della Direttiva 2006/126: è previsto infatti un limite di età più elevato, dagli attuali 21 anni ai 24 anni, per poter conseguire, attraverso prove teoriche e pratiche, le patenti per guidare motocicli di maggiore potenza. In tale ambito, la normativa prevede altresì che solo i conducenti di motocicli che abbiano maturato un’esperienza di almeno quattro anni, possano chiedere di ottenere una patente che consenta di guidare i motocicli della categoria superiore a quella attualmente guidata. Per quel che riguarda i motocicli, gli Stati membri possono anche decidere di introdurre ulteriori prove di abilità alla guida e di comportamento nonché specifiche visite mediche. Infine, la normativa si occupa anche dell’aspetto della formazione, prevedendo dei requisiti specifici minimi per gli esaminatori di guida, i quali non solo dovranno avere una qualificazione di livello, ma saranno anche sottoposti a periodiche sessioni di aggiornamento, in modo che si garantisca una formazione di qualità per i conducenti. Con l’entrata in vigore della Direttiva 2006/126 si aggiunge un altro importante tassello al pacchetto di misure della Commissione europea per la sicurezza stradale della UE, già delineato nel Libro Bianco Trasporti e nel Quarto Piano d’azione comunitario per la sicurezza stradale del 2011.
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