Frida Kahlo: icona della sicurezza stradale
di Roberto Arditi - SINA
Dal mento fino all’inguine, il corpo di Frida Kahlo appare squarciato, aperto da uno strappo violento nel busto, che sembra tenuto insieme dal solo corsetto bianco. Dentro allo squarcio vediamo una colonna ionica rotta in più punti.
Tutti conosciamo l’autoritratto di Frida Kahlo. Non tutti, forse, sappiamo cosa voleva dire.
Era il 17 settembre 1925. Frida aveva 18 anni, quando la sua vita si ribaltò drasticamente. Fanciulla di indole curiosa e belle speranze, uscita da scuola, salì sull’autobus per far rientro a casa in compagnia di Alejandro Gómez Arias, studente di diritto e giornalista. Il ragazzo di cui Frida era innamorata.
Lascio a Frida l’onere del racconto: “Il tram schiacciò l’autobus contro l’angolo della via. Fu un urto strano: non fu violento, ma sordo, e tutti ne uscirono malconci. Io più degli altri”.
L’incidente fra il mezzo su cui Frida viaggiava ed il tram non lasciò scampo ai passeggeri. L’autobus finì schiacciato contro il muro e Frida ne ebbe conseguenze gravissime: la colonna vertebrale si spezzò in tre punti nella regione lombare; si frantumò il collo del femore, le costole, la gamba sinistra ebbe 11 fratture, il piede destro slogato e schiacciato, lussazione alla spalla sinistra e l’osso pelvico spezzato in tre. Inoltre un corrimano dell’autobus le entrò nel fianco e le uscì dalla vagina. Nel corso della sua vita subirà ben 32 operazioni chirurgiche.
Il dolore si percepisce anche solo nel leggere le conseguenze di quell’incidente. Ma non basta: Frida fu costretta ad anni di solitudine. Infatti dopo la dimissione ospedaliera, si ritrovò sola, a letto, nella sua stanza per anni col busto ingessato. Da questo momento in poi, Frida farà della sua immobilità un’opportunità. Questa condizione la spinse a oltre che a leggere libri, a praticare quella che diventerà la sua ragione d’essere: il dipingere.
Il genio creativo non si ferma neanche di fronte a tanta devastazione. Frida è una vera icona della disabilità e di chi riesce a farcela davvero, nonostante l’insicurezza stradale ed i drammi della vita.
Vi invito infine a guardare il video che rappresenta i fatti sopra illustrati.
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