Gruppo ASTM-SIAS ed Europa. Quale contributo all’obiettivo europeo di sicurezza stradale?
di Roberto Arditi, Paola Mainardi, Piera Poma – SINA
Nel 2001 la Commissione Europea ha pubblicato il Libro Bianco sui trasporti (La politica Europea dei trasporti fino al 2010: il momento delle scelte). Con l’adozione di tale documento di programmazione, le Istituzioni Europee hanno posto agli Stati Membri l’obiettivo strategico di dimezzare il numero di morti per incidenti stradali entro il 2010.
Sulla rete del gruppo ASTM/SIAS l’obiettivo di dimezzare le vittime della strada era già stato raggiunto nel periodo tra il 2008 ed il 2009, cioè con circa due anni di anticipo rispetto al termine dato dalle Istituzioni Europee.
Il consuntivo 2010 è poi particolarmente favorevole. Infatti il valore finale è addirittura meno di un terzo del valore del 2001. Siamo infatti passati dagli 83 eventi mortali del 2001 ai 27 eventi del 2010 con una riduzione netta del 67,5% nel decennio, totalizzando addirittura una miglioria del 17,5% rispetto all’obiettivo europeo. Le percentuali sono anche migliori se paragonati alla media nazionale che si è attestata su una riduzione complessiva su una riduzione del 44%.
Il gruppo ASTM-SIAS ringrazia tutti gli utenti che hanno guidato con serietà e competenza sulla nostra rete, permettendoci di raggiungere traguardi che ci riempiono di soddisfazione e che spiccano anche nella rete autostradale nazionale, rete che peraltro è risultata l’unico sistema stradale nazionale in linea con l’obiettivo indicato dal Libro Bianco.
Questo risultato è ancora più soddisfacente considerando che i volumi di traffico nel periodo sono notevolmente aumentati, contribuendo allo sviluppo dell’economia e della società.
La mobilità non svolge solo un ruolo vitale per il mercato, ma anche per la qualità di vita dei cittadini che usufruiscono della libertà di movimento.
Inoltre, come si può vedere dal grafico soprastante, la curva dei morti sulla rete gestita da ASTM-SIAS è risultata tutti gli anni, con la sola eccezione del 2007, abbondantemente al di sotto di una ipotetica linea tendenziale al dimezzamento. Questo fatto ha permesso di cumulare un risparmio di vite umane (rispetto alle fatalità registrate nel 2001), identificabile in 291 vite, addirittura 83 persone in più, rispetto al caso in cui voi utenti e noi gestori ci fossimo limitati al mero rispetto dell’obiettivo europeo (vedasi grafico seguente).
Cosa ci si può attendere dal futuro?
Per il decennio da 2010 a 2020, le Istituzioni Europee chiedono a noi gestori ed a voi utenti della strada un ulteriore sforzo: le vittime devono essere ulteriormente dimezzate. Le Nazioni Unite hanno poi dichiarato questo periodo il “decennio di azione per la sicurezza stradale”.
Noi gestori siamo già impegnati nella parte che ci compete e chiediamo a Voi guidatori, chiediamo a Te che leggi questo pezzo, di collaborare con i tuoi comportamenti a migliorare il regime di sicurezza sulle nostre strade.
Infatti con l’aumento della cultura della sicurezza stradale, con il miglioramento delle infrastrutture stradale e dei veicoli, ci si attende che i comportamenti a rischio emergeranno in modo prepotente sulle tristi statistiche della strada.
Per quel che concerne il futuro, visti i livelli di sicurezza abbastanza elevati, i margini di manovra vanno riducendosi: l’incidentalità nella rete autostradale è già diminuita moltissimo e pochi incidenti per fattori casuali o per comportamenti inadeguati possono inficiare molto lavoro da parte nostra e molta serietà da parte dei nostri utenti.
L’insieme delle misure e degli investimenti assunti per il miglioramento tecnico, tecnologico e di esercizio, sin qui, sono risultate efficaci Inoltre, la rete Nazionale a Pedaggio sta dimostrando una dinamica di riduzione dell’incidentalità di tutto rispetto anche a livello internazionale.
Alla luce di quanto sopra, il nuovo l’obiettivo proposto dall’unione Europea: ridurre di un ulteriore 50% il numero dei decessi entro l’anno 2020 risulta alquanto ambizioso. Ciò nonostante, vi è una piccola finestra da cui passare e sulla quale investire: tecnica/tecnologia per noi e comportamento per Voi utenti.
Le concessionarie hanno dimostrato di avere una buona capacità di cavalcare l’onda della tecnologia, migliorando la rete ed i servizi. Negli ultimi anni si è riscontrato un enorme incremento di installazioni di telecamere, pannelli a messaggio variabile, centraline meteo, rilevatori meteorologici, sistemi automatici di pedaggio. Anche l’implementazione dei sistemi tecnologici innovativi, rappresenta uno degli elementi di supporto alla riduzione degli incidenti.
Le concessionarie del gruppo ASTM SIAS sono in prima linea nella ricerca e nell’applicazione di nuovi e più efficienti sistemi per migliorare le condizioni di mobilità e di sicurezza lungo la rete autostradale e per ottimizzare la gestione della rete. Ma tu, lettore di questo pezzo, sei pronto a collaborare con noi?
Leggi e segui le raccomandazioni per la guida in sicurezza e diffondile a chi ami ed a chi vuoi che guidi in sicurezza.
Archivio Statistiche
Il contributo del Gruppo ASTM all’obiettivo europeo sulla sicurezza stradale
14/02/2019
di Roberto Arditi - SINA
Incidenti stradali – i dati provvisori da ISTAT
01/09/2016
di fonte ISTAT
ACI-Istat: l’Italia lentamente migliora sui numeri complessivi, ma aumentano i morti tra le utenze deboli e tra i bambini.
16/11/2015
di Sabrina Caiani - SINA
Uno studio degli incidenti nelle autostrade del Belgio
01/04/2015
di Autostradafacendo
Aci-Istat: nel 2013 in calo gli incidenti autostradali e le vittime
12/11/2014
di Autostradafacendo